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Giovedì 18 Settembre 2025
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Scritto da Redazione
Cultura
25 Giugno 2024

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Domani, mercoledì 26 giugno (ore 19, foyer del Teatro del Giglio), nuovo appuntamento del cartellone 2024 di Un Teatro Sempre Aperto: l’incontro con Marta Cuscunà “Dimmi cosa vuoi vedere”, il terzo ed ultimo della serie denominata “Attraversare le frontiere”. Con questi eventi, il Teatro del Giglio intende offrire uno spazio di approfondimento e sensibilizzazione sull’accessibilità dello spettacolo dal vivo.

In particolare, questo terzo focus è dedicato alle modalità di accessibilità dello spettacolo dal vivo per le persone non vedenti. Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale, presenta il progetto Dimmi cosa vuoi vedere: a seguire, audio-spettacolo in cuffia. Dimmi cosa vuoi vedere è un modo per riappropriarci del teatro anche quando il teatro non c'è. L'opera è nata nei mesi durissimi della chiusura forzata dei teatri a causa della pandemia di Covid19 ed è pensata per fruire di uno spettacolo che non può essere rappresentato sul palco. La fruizione può avvenire in forma intima (per esempio attraverso cuffie individuali) ma anche collettiva (seduti sulle sdraie in un luogo immerso nella natura). Dimmi cosa vuoi vedere può avvenire ovunque ci sia un dispositivo sonoro adatto ad ospitarlo: si adatta alla radio, agli auricolari, al sistema dolby surround del cinema, alla diffusione all'aperto o al chiuso.

Nell’appuntamento in programma al Teatro del Giglio, dopo la presentazione, a cura della stessa artista e ideatrice del progetto, si terrà l’audio-descrizione sonora dello spettacolo di teatro visuale Earthbound elaborata in collaborazione con Al. Di. Qua. Artists - Alternative Disability Quality Artists (la prima associazione di categoria in Italia per artiste e artisti lavoratrici e lavoratori dello spettacolo con disabilità) attraverso il processo stesso di ricerca su cosa significhi rendere accessibile uno spettacolo a chi non lo può vedere. 

L'obiettivo è fare in modo che l'audio-descrizione restituisca al pubblico un'esperienza estetica coinvolgente e di alta qualità. Non un surrogato, ma una nuova dimensione di fruizione dello spettacolo. Tradurre in audio-descrizione un’opera di teatro visuale pensata per essere vista e percepita sul palco, comporta il rischio di descriverla attraverso canoni percettivi inadeguati che non tengono conto del fatto che le percezioni, le sensazioni e gli immaginari cambiano a seconda dei canali sensoriali coinvolti nella sua fruizione.

L’ingresso all’evento è libero e gratuito, fino a esaurimento posti.

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