Anno XI 
Lunedì 6 Ottobre 2025

Scritto da massimo raffanti
Politica
23 Agosto 2023

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Che destra è se, sempre più, dimostra di piegarsi all'euro diktat del politicamente corretto e del pensiero unico obbligato, condannando oggi, allo stesso modo della sinistra di sempre, i temi e la libertà di pensiero esposti dal Generale Roberto Vannacci? Che poi, a dirla tutta, sono quelli che vi hanno fatto vincere le elezioni.
Le istituzioni  certo vanno salvaguardate ma la politica  di destra o di sinistra che sia, devono interpretarle e coniugarle al comune sentire del tempo.
E delle genti, che non hanno bisogno di essere educate a nuove opere d'ingegneria familiare e demografica, avendo il pieno diritto di esprimere un idea di società. Considerando sempre il chiaro segnale di un volere espresso dal popolo in cabina. Altrimenti a cosa servono le elezioni?
Stessa direzionalità e stesso cammino per destra e sinistra? Ok basta saperlo, così decido se continuare o meno a votare a destra.
Subendo per questo, come la mia famiglia da generazioni ha subito negli anni, assurdi ma voluti espropri, isolamenti sociali ed un esilio culturale che pur oggi, da giornalista, scrittore e saggista, mi fa solo sorridere.
Nessuno discrimina nessuno, ma, divenire vittime di una minoritaria e nuova umanità peraltro oggi già insegnata in tv ed a scuola e di un'onda d' immigrazione che rende insicura ogni città, (vedi statistiche su delitti, violenze, risse, spaccio di droga ecc.), rappresenta un chiaro modo di continuare a subire un "Paese che non c'e."
Un paese che oggi rinnega perfino i buoni propositi di un vecchio, ma condivisibile PCI. E' l'apoteosi delle sinistre radical chic sposate ai moderati di destra che, già da venti anni, hanno ormai deciso su tutto e su tutti (scuola, cultura, giornalismo, TV ecc) impipandosene delle millenarie tradizioni e delle consuetudini maggioritarie di un intero popolo.
Inversione di tendenza del Governo?
Ok, altrimenti, prima o poi, ipotizzo nascere un nuovo orizzonte politico a destra, certo non più legato a quel consociativistico centro che,  una volta raggiunti soldi, cariche, privilegi e potere, sta dimostrando poi d' iniziare a puttaneggiare con tutti.
In primis con quell'euro malattia che oggi, mazziandoci economicamente di tasse, aumenti dei prezzi ed incoraggiandoci a svendere un familiare e sudato patrimonio immobiliare, vuole fra l'altro il proseguimento della guerra in Ucraina. Oltre che una tangibile  sostituzione di genti e del pensiero comune.
Paradossalmente in totale dispregio di quell'articolo 21 che parla della libertà di pensiero. Che, a dirla tutta, se poi ti dimostri veramente libero, prima o dopo ti faranno nel tempo scontare. Democraticamente s'intende ed in maniera corale.
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