Dopo l’articolo di qualche settimana fa del capogruppo Paolo Rontani, Capannori Cambia torna ad esprimere perplessità sull’acquisto, per la prima volta, di buoni spesa per i dipendenti comunali che abbiano ottenuto giudizi almeno discreti nelle "pagelle" del 2024.
“Il contratto di lavoro li prevede per il loro benessere (fortunati, proprio), e il comune di Capannori ci ha impegnato 20mila euro del fondo, acquistandoli presso l'operatore Unicoop Firenze che, per avere la fornitura, glieli ha dati con valore di 20mila e 400 euro- esordisce il consigliere comunale Bruno Zappia- Dei particolari, allora, non si sapeva granché. Nella relativa determina si ripete il meccanismo di scelta, ma non si dicono né i singoli importi dei buoni, né cosa ci si può comprare alla Coop, né quanti sono in tutto. Si parla solo di un ‘Allegato A al presente atto’ che riepiloga i dipendenti aventi diritto ai buoni, il quale naturalmente non è pubblicato all'albo né sull'amministrazione trasparente”.
“Vorrei sapere perché al comune di Capannori tutto va avanti nel mistero- conclude Zappia- Le graduatorie finali di concorso riportano non i nominativi degli idonei, ma le loro sigle di partecipazione. La privacy è tutela della riservatezza, non silenzio sull'attività amministrativa. Cosa fa l'anticorruzione ANAC, che dovrebbe vigilare sul rispetto della normativa sulla trasparenza?”
Buoni spesa, Zappia (Capannori Cambia): “Perché a Capannori tutto va avanti nel mistero?”
Scritto da Redazione
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26 Agosto 2025
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