“Scorrendo la lista degli oltre 200 sindaci italiani che hanno firmato l’appello per Gaza promosso dalla sindaca di Gorgonzola - commenta la segreteria comunale lucchese del Partito Democratico - , avremmo voluto leggere anche la firma del sindaco di Lucca”.
“Sarebbe stata finalmente, dopo tre anni di mandato, una sua posizione presa sul genocidio in corso in Palestina. E invece niente. Mai una frase, mai una parola di attenzione verso una tragedia che sta drammaticamente segnando in modo negativo il nostro tempo. Feste e sorrisi di circostanza saranno sicuramente impegnativi o semplicemente alcuni temi richiedono una sensibilità che forse non appartiene a questa giunta. Stare dalla parte dei più deboli, delle persone in difficoltà costa sacrificio, attenzione, ascolto, studio e coraggio. Temi complessi che non si risolvono certo con ordinanze scenografiche e buone solo per qualche post roboante come il famoso divieto di bivaccare o dormire sul suolo pubblico e nelle aree ad uso pubblico”.
“Anche la ormai passata chiusura della Casa della Memoria e della Pace, luogo di riferimento per la promozione di una cultura della pace, della solidarietà e della non violenza, ha delineato un’azione politica che non si cura certo degli ultimi, di aiutare chi è maggiormente in difficoltà. Facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel ricordo del quinto anniversario della morte di Willi Monteiro: ‘…L’indifferenza è negativa e spregevole come la violenza. L’indifferenza nasce dalla chiusura in sé stessi, dalla sfiducia, dalla rassegnazione. La violenza si sconfigge con la solidarietà, con le relazioni umane, con l’inclusione, con il dialogo, con la comprensione delle opinioni e delle esigenze degli altri. Ogni tempo, ogni civiltà è stata attraversata dalla violenza. Un peso, un freno sull’umanità. In ogni tempo la violenza si è manifestata in modi diversi. Dobbiamo guardare alla violenza del nostro tempo per contrastarla, per sconfiggerla…’. Purtroppo c’è ben poco da aggiungere, questa è la triste fotografia di un’amministrazione in cui non ci riconoscevamo allora e che non condividiamo oggi, lontana anni luce dal nostro modo di vedere la politica ma, crediamo, anche di tanti, tantissimi nostri concittadini”.