Politica
L'invincibile armada
Ho sempre ritenuto che la sinistra avesse una marcia in più sulla destra, ed era quella di essere in grado di rispettare le leggi nei suoi provvedimenti amministrativi, non ne parliamo della legislazione internazionale

Le baruffe toscane della Lega per Salvini premier
Grandi manovre alla vigilia della presentazione delle liste dei candidati alle elezioni regionali da qui a quasi 30 giorni. È un momento di scompiglio per tutti i partiti: un posto disponibile, dieci aspiranti. Ne accontenti uno ne scontenti nove. È fisiologico in politica, ma vale anche nelle competizioni extra politiche...

Massimiliano Baldini, l'ironia e la... vendetta di King George: "Il tramonto di un consigliere a caccia di poltrone"
Il comunicato diffuso da un consigliere regionale ripescato è la plastica rappresentazione dell’implosione della Lega a Viareggio

Borgo a Mozzano, Mercanti (Pd): "Bandiera della Palestina esposta dai cittadini è segno di speranza"
Il consigliere regionale e presidente dell'Assemblea del Pd toscano sulla bandiera srotolata dal Ponte del Diavolo: "Credere più nei ponti che nei muri è un bellissimo messaggio"

Roberto Vannacci torna al Bagno Biondetti e lancia un appello: "L'Italia prima agli italiani, poi a chi se la merita"
Due anni dopo la sua prima apparizione pubblica, Roberto Vannacci è tornato al Bagno Biondetti, lo stabilimento balneare della Versilia che segna simbolicamente l’inizio del suo percorso politico

Fratelli d'Italia, Tomasi e Donzelli incontrano i cittadini in vista delle elezioni regionali
Anche questo primo fine settimana di settembre sarà ricco di appuntamenti per il Coordinamento Provinciale di Fratelli d'Italia di Lucca, che in collaborazione con i coordinamenti comunali ed…

Roberto Vannacci e la carica degli imbecilli, ignoranti, idioti, inutili, insulsi verniciati di rosso
Non voglio mai intervenire sulla vexata quaestio di cosa abbia effettivamente scritto nel suo fortunato best seller il generale e eurodeputato Roberto Vannacci

Mancata ricandidatura di Baldini (Lega) alle regionali, la rivincita di Minniti: "Cambi mestiere che è meglio”
L’ex assessore comunale di Lucca Giovanni Minniti, “silurato” lo scorso marzo dalla giunta Pardini dopo essere stato sfiduciato dal suo allora partito – la Lega -, nel frattempo…

Mercanti (Pd): “Inaccettabile che nove scuole riaprano senza dirigenti titolari”
“È inaccettabile che a poco più di dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico ben nove istituti della provincia di Lucca siano privi di un dirigente scolastico titolare, costringendo i…

Nuovo anno scolastico, Zappia (Capannori Cambia): “Le medie Piaggia un cantiere aperto, realtà vergognosa”
“Mentre l'inizio dell'anno scolastico è alle porte, l'entusiasmo si scontra con una realtà di degrado e insicurezza che non può più essere ignorata: la scuola media Carlo Piaggia…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 206
Il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti interviene dopo l'ultima conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte sulla fase-2 dell'emergenza.
"Nella conferenza stampa del 26.04.2020, il Presidente del Consiglio ha annunciato la riapertura dal 18 maggio dei negozi al dettaglio mentre per parrucchieri, centri estetici, ristoranti, bar bisognerà attendere l’1 giugno. Il Presidente Conte ha dimostrato ancora una volta di aver perso il senso della realtà mentre annunciava a reti unificate e in prime time televisivo il prolungamento delle misure restrittive che equivale a una condanna a morte per le nostre attività economiche".
"Ha perso il senso della realtà - spiega Minniti - perché chiuso nel suo rifugio dorato di Palazzo Chigi, circondato da presunti esperti lautamente retribuiti e adagiato sui pieni poteri (incostituzionali) ha deciso di tenere ancora in casa gli italiani con il risultato di condannare a morte molte attività di impresa. Mi chiedo per quale plausibile ragione ristoranti, bar, pizzerie, centri estetici, parrucchieri debbano aspettare un altro mese ancora se altri settori economici già possono riprendere le attività. Eppure, ci ripetono che l’utilizzo dei presidi sanitari e la distanza di sicurezza interpersonale sono accorgimenti idonei ad impedire la trasmissione del virus e potrebbero essere usati per frequentare in sicurezza le attività del nostro territorio".
"Devo constatare - afferma Minniti - che i nostri commercianti e i nostri artigiani non sono stati aiutati né dal Comune di Lucca visto che la mia mozione contenente misure economiche concrete è stata inopinatamente bocciata dal Consiglio Comunale né dal Governo centrale che ha soltanto differito alcune scadenze di pagamento senza iniettare liquidità alle imprese come fatto, invece, da altri esecutivi molto più responsabili. Ecco allora che si rende necessario adottare provvedimenti coraggiosi come la riapertura anticipata di negozi, bar, ristoranti, pasticcerie, attività artigianali ben prima del calendario fissato dal Governo per ridare fiato alle imprese stremate da due mesi di chiusura forzata e a tal fine ho presentato una mozione per impegnare il consiglio comunale e il sindaco in tal senso sensibilizzando il Governo a venire incontro alle esigenze del mondo dell’impresa".
"Purtroppo, i nostri governanti considerano le imprese come limoni da spremere ma ben presto, continuando di questo passo, del limone non resterà nemmeno la buccia" conclude Minniti.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 193
I giornalisti leccaculo si sono tuffati a pesce sulla succulenta notizia della bandiera della Repubblica Sociale Italiana esposta ad una finestra il 24 aprile, di una casa sulla via Romana a Capannori. Ovviamente, appena la spia del regime ha avvisato la polizia credendo di trovarsi di fronte a chissà quale apologia di reato - fermo restando che i repubblichini sono stati, nella stragrande maggioranza, i servi sciocchi dei nazisti e, come loro, colpevoli di vergognosi massacri - si è scatenato il putiferio. La Digos si è recata sul posto, ha identificato il possessore della bandiera e ha effettuato i necessari accertamenti.
Anche Luca Menesini, sindaco di Capannori che, in questi ultimi giorni, sta dimostrando una lucidità e uno spirito di iniziativa condivisibili e ammirevoli, si è lasciato prendere la mano dalla polemica strumentale e, sul suo profilo facebook, ha così scritto: Qualcuno sulla via Romana si è divertito a esporre una bandiera della Repubblica sociale, detta Repubblica di Salò, al balcone. Un fatto molto grave, perché è un reato. Ed è già scattata denuncia. La democrazia e le libertà conquistate grazie alle lotte di chi ci ha preceduto sono valori non negoziabili e sono cardini della nostra Repubblica. In questo tempo di quarantena sentiamo ancora più forte quanto le libertà siano dentro il nostro Dna.
Questo il 24 aprile alle 19.47. Subito gli imbecilli del pensiero unico dominante hanno gridato allo scandalo, al fascismo ridondante, al pericolo di un ammassamento di camicie nere sulla via Pesciatina. Peccato che la dittatura con privazione delle libertà compresa quella, ed è la cosa più schifosa, di poter lavorare per vivere, l'ha posta in essere, coronavirus permettendo, un Governo che vede alla guida i pentapallati esempio di democrazia diretta e il partito democratico erede del partito comunista.
Tutti, questi pseudoantifascisti il cui tasso di cultura storica è pari a quello che assegnano, oggi, le banche ai nostri risparmi depositati sul conto corrente, hanno invocato l'intervento della magistratura, dei carabinieri, della polizia, del KGB, delle squadre d'azione partigiana e giù decine di commenti i quali, invece di rendersi conto che siamo nella merda e non certo per colpa del fascismo, hanno improvvisamente ritrovato unità e coraggio contro il Nemico Inesistente. Che aveva osato esporre la bandiera dei fascisti saloini proprio il giorno dell'anniversario della Liberazione. Azz... ma non era il 25 aprile? E che importa?, a chi interessa approfondire.
Inutile leggervi i commenti dei tanti democratici sudditi di Menesini i quali si sono sbizzarriti senza risparmiare alcunché.
Diciamo la verità, il Medioevo è ancora qui e se qualcuno avesse proposto la pena di morte per il fascista trovato con la bandiera, nessuno avrebbe mosso un dito e tutti applaudito.
Improvvisamente, però, ecco che una donna, tale Cristina Paganucci, età 55 anni, di Capannori, leggendo sul profilo fb del suo sindaco l'ondata di accuse e di offese, si è sentita in dovere di spiegare cosa era successo:
Buongiorno scusatemi tanto, ma io non mi sono divertita ho messo la bandiera x il coronavirus. Lo trovata in un cassetto non è mia ma del mio ex sono ignara del significato. Sono un ignorante su argomenti del genere che non mi appartengono io vi giuro che lo messa in buona fede x noi italiani io credevo fosse una nostra bandiera tutto qua'. Mi dispiace moltissimo credetemi.
Al di là degli errori di ortografia, ci pare uno sfogo sincero. Non solo, ma le successive indagini effettuate dagli investigatori non hanno potuto fare altro che trovare conferma nelle parole della donna.
Magari, caro Menesini, due parole di comprensione verso questa povera donna 'vittima' della furia rossa?