Con il "picchettaggio" del terreno, vale a dire la definizione dei punti esatti in cui verranno messe a dimora le piante, sono iniziati questa mattina (venerdì 12 settembre) i lavori per la realizzazione del parco-frutteto nei 6.700 metri quadrati, finora incolti, delimitati da viale Apua, via Olmi e via Fiumetto. Un progetto dell'amministrazione comunale di Pietrasanta, voluto dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti, per rigenerare e ridisegnare quest'area che fu flagellata dalla tempesta di vento del 2015. Qui è prevista la piantumazione di 290 esemplari fra agrumi, piante da frutto e piante arbustive aromatiche, disposte non in filari ma raccolte in piccole aree boscate e contornate dalle essenze aromatiche, secondo lo schema elaborato dal servizio ambiente, lavori pubblici e manutenzioni del Comune.
Proprio il personale dell'ente, insieme agli addetti della società cooperativa Poseidon che ha avuto in affidamento i lavori, ha effettuato l'operazione di "picchettaggio", fondamentale per far sì che la futura piantagione segua un disegno preciso e regolare e che le piante possano seguire una crescita sana, disponendo degli spazi necessari. "Questo non sarà l'unico intervento, su questa parte di territorio – annuncia l'assessore all'ambiente Tatiana Gliori, che ha seguito le operazioni della mattinata – grazie alla collaborazione con il Consorzio di Bonifica Toscana Nord Ovest, infatti, potremo realizzare un'operazione simile anche nella parte di terreno a monte di via Olmi, completando così la rigenerazione ambientale di tutta questa zona, come avevamo scritto nel programma di mandato amministrativo".
Sulla porzione di terra attualmente oggetto d'intervento, piante ed essenze saranno "alloggiate" nelle prossime settimane e la loro cura, per un anno, sarà a carico della cooperativa Poseidon. Intento dell'amministrazione è, tuttavia, coinvolgere anche la comunità cittadina, in particolare quella del terzo settore, nello sviluppo di questo progetto configurato non solo come atto di rigenerazione urbana ma anche come "palestra" di socialità e inclusione.