Economia e lavoro
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Il primo marketing partner di Lucca: nasce Astra Studio
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Fredi Bertocchini, il re di Mondo Acqua
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Dazi imposti dagli Stati Uniti, un nuovo studio avverte: a rischio gli investimenti
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L'Unione Europea rafforza la sicurezza nei cosmetici, Cna Lucca rassicura cittadini e imprese
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“Vogliamo essere il punto di riferimento per le ultime tendenze di taglio maschile; vogliamo essere un gruppo di ragazzi focalizzati, uniti tra loro, per creare qualcosa di unico: vogliamo essere un brand”

Ad agosto rallenta la domanda di lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
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Accademia Acconciatori: al via a Lucca il corso gratuito IeFp per under 18 in uscita dalle scuole medie
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Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare un parco auto toscano che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it, realizzata su dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti* aggiornati al 31 dicembre 2019, nei registri della motorizzazione toscana risultano ancora registrate 165.946 automobili Euro 0, corrispondenti al 6,87% del totale vetture ad uso privato in circolazione.
A livello nazionale, la Toscana si posiziona a metà classifica, mentre se si guarda al rapporto percentuale il valore regionale è leggermente inferiore a quello nazionale (8,4%).
Il quadro peggiora ulteriormente se si allarga l’analisi sino agli Euro 3; in totale, le auto private Euro 0-1-2-3 presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella regione sono ancora 648.427. Se è vero che tra questi potrebbero esserci mezzi sì iscritti ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere che il 27% delle auto potenzialmente in strada in Toscana ha 15 anni o più di anzianità, considerando che le vetture Euro 3 sono uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro 0 addirittura nel 1992. In questo caso la regione si posiziona tra le migliori del Paese, con un valore nettamente inferiore alla media nazionale del 34,1%.
Mappa dei “catorci”
Come sono distribuite a livello provinciale queste autovetture? Se si guarda al rapporto percentuale, la maglia nera della regione spetta alla provincia di Arezzo che con un valore di 8,07% risulta essere la provincia toscana con la percentuale più alta di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (19.617 veicoli); alle spalle di Arezzo si trova la provincia di Massa-Carrara, dove il 7,80% delle autovetture registrate appartiene alla categoria Euro 0 (9.643). Seguono nella graduatoria le province di Siena (7,62%, 14.392 veicoli), Grosseto (7,61%, 11.417) e Lucca (7,12%, 18.683). Continuando a scorrere la classifica troviamo la provincia di Pistoia, dove il 7,08% delle autovetture fa parte della categoria Euro 0 (13.727 auto private) e Pisa (6,55%, 18.461), seguite, a pari merito, da Prato (10.118 veicoli) e Livorno (12.894 auto private), dove la percentuale di vetture appartenenti a questa categoria è del 6,25%. Chiude la graduatoria toscana la provincia di Firenze, che con un valore di 6,13% risulta essere l’area toscana con la percentuale più bassa di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (36.994 autovetture).
Se invece guardiamo al valore assoluto la provincia con più auto Euro 0 ancora iscritte nei registri della motorizzazione è Firenze che conta ancora 36.994 auto private Euro 0.
Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche quelle Euro 1-2-3, la graduatoria vede al primo posto la provincia di Grosseto; qui il 33,42% delle autovetture appartiene ad una categoria inferiore a quella Euro 4. Subito dopo si trova la provincia di Arezzo (31,74%), seguita da quelle di Siena (29,86%), Massa-Carrara (27,87%) e Pistoia (26,30%).
Continuando a scorrere la classifica troviamo le province di Livorno (26,29%), Lucca (26,05%) e Pisa (25,51%); chiudono Firenze (24,33%) e Prato (23,33%).
Gallina vecchia…costa solo di più
In troppi continuano a circolare con auto vecchie pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre ad essere dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade, hanno anche inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su manutenzione e carburante, ma anche sull’RC auto.
A conferma dell’aumento del costo dell’RC auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una city car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello necessario per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente, Euro 6 e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la miglior tariffa disponibile online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156% più alta rispetto a quella necessaria per tutelare il veicolo nuovo.
La buona notizia è che, con un numero così ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a quanto pare, in Italia non scarseggiano.
Regione | Numero autovetture trasporto persone uso privato Euro 0 su totale | Autovetture trasporto persone uso privato Euro 0 su totale | Numero autovetture trasporto persone uso privato Euro 0-1-2-3 su totale | Autovetture trasporto persone uso privato Euro 0-1-2-3 su totale |
|
AREZZO | 19.617 | 8,07% | 77.189 | 31,74% |
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FIRENZE | 36.994 | 6,13% | 146.838 | 24,33% |
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GROSSETO | 11.417 | 7,61% | 50.169 | 33,42% |
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LIVORNO | 12.894 | 6,25% | 54.279 | 26,29% |
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LUCCA | 18.683 | 7,12% | 68.377 | 26,05% |
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MASSA-CARRARA | 9.643 | 7,80% | 34.460 | 27,87% |
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PISA | 18.461 | 6,55% | 71.940 | 25,51% |
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PISTOIA | 13.727 | 7,08% | 51.020 | 26,30% |
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PRATO | 10.118 | 6,25% | 37.774 | 23,33% |
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SIENA | 14.392 | 7,62% | 56.381 | 29,86% |
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TOSCANA | 165.946 | 6,87% | 648.427 | 26,84% |
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ITALIA | 3.327.113 | 8,07% | 13.434.259 | 34,1% |
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Oggi e domani (19 e 20 agosto) il mercato artigianale promosso da Creart e organizzato dalla Cna di Lucca è in piazza Anfiteatro. Seguendo il calendario concordato con l’amministrazione comunale ad inizio anno, i banchi che aiutano a valorizzare i luoghi della città sono nella piazza ovale del centro storico.
Si tratta di banchi in cui verranno presentati prodotti dell’artigianato di qualità tutto prodotto in Italia.
Dopo mesi di inattività, i banchi degli artigiani sono ritornati nel centro della città a giugno e confidano nelle presenze di cittadini e turisti italiani in grado di apprezzare i prodotti fatti a mano.
Il prossimo appuntamento è previsto per il 16 e 17 settembre, sempre in piazza Anfiteatro.