Anno XI 
Giovedì 18 Settembre 2025

Scritto da Redazione
Politica
06 Marzo 2021

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La politica dei caminetti, una modalità da superare per costruire il progetto del centrosinistra per le amministrative lucchesi 2022. Lo sostiene il coordinatore regionale di Azione, Marco Remaschi, che entra così nel dibattito che sta nascendo rispetto alle elezioni comunali della città capoluogo. Esiliato da Andrea Marcucci alle ultime regionali, ex tutor politico ad Altopascio del sindaco Sara D'Ambrosio, attuale sindaco di Coreglia Antelminelli dove, pare, vincerebbe anche senza presentarsi candidato. A Lucca, ora, ci mancava solo lui e, comunque, se è sceso in campo c'è da scommettere sulla sua voglia di rivalsa.

"Da più parti emerge con grande chiarezza come sia tutto già deciso in vista delle elezioni comunali di Lucca del 2022 - commenta - senza che alla base sia ancora nato un percorso allargato con tutte le anime civiche e del centrosinistra per costruire il programma e indicare il candidato. Mosse e posizionamenti studiati a tavolino, che molto ricordano la politica dei caminetti: quella che si fa nei piccoli circoli di potere, a gruppi ristretti, dove i pochi decidono per i tanti e impongono le scelte senza confronti, senza discussione, senza condivisione. Dopo quasi 10 anni di amministrazione Tambellini è quanto mai opportuno arrivare alla candidatura per il nuovo sindaco di Lucca con un percorso ampio, partecipato e ricco di contenuti: una mobilitazione di persone e di idee, che possa confrontarsi liberamente su un programma forte, nuovo e sentito dalla gente, che non dia niente per scontato e soprattutto che non nasca sotto diktat e con pacchetti preconfezionati, nomi già blindati, percorsi già chiusi. Azione è disponibile a confrontarsi e a portare il proprio contributo, ma non potremo mai accettare nomi, progetti e candidature nati senza una discussione aperta e partecipata. Non è oggi il tempo giusto per parlare di nomi e per ridurre il livello della discussione unicamente su questo aspetto: oggi è il tempo per costruire il percorso politico, che porterà poi anche al nome del futuro candidato sindaco. Le prove di forza, basta vedere quello che sta succedendo dentro il Partito Democratico,  vanno superate, perché rischiano di far apparire come già vecchia, stanca e logorata qualsiasi proposta, ancor prima di presentarla ufficialmente".

"Se tutto ciò non avverrà - conclude - dico fin da ora che Azione lavorerà per un percorso autonomo, scevro da qualsiasi condizionamento, aperto alla società civile e a tutti coloro che hanno al centro i valori di Lucca e dei suoi cittadini". 

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