"..So di non sapere.." e quindi a differenza delle informazioni direttamente dalle agenzie investigative americane, delle quali la destra politica può vantare, sono stato costretto a farmi una opinione dalle informazioni che le agenzie stampa giornalmente ci fanno giungere sul caso Charlie Kirk. Basandomi, quindi, su ciò che pare stia venendo a galla, sullo scenario dell'uccisione dell'influencer americano, non si trova giustificazione al furore ideologico che le destre stanno scatenando nell'addossare colpe dove non c'è prova e quindi non c'è verità.
Credo che non ci sia persona di coscienza che di fronte all'uccisione violenta di un uomo possa gioire della sua morte... la coscienza civile e sociale lo vietano ed anche la laicità del pensiero, ma non c'è neanche obbligo di glorificare la morte di un individuo, facendolo assurgere a martire, quando la breve vita gli ha dato facile successo per le sue idee di intolleranza, odio per i diversi, superficiale accettazione dei rischi mortali di vittime collaterali, per un diritto al possesso e uso delle armi, che si vuole riferire addirittura al volere divino.
Io non voglio intromettermi nel fazioso dibattito americano, sono invece interessato a discutere della influenza che si vorrebbe far ricadere sul nostro contesto nazionale e con il consiglio comunale di ieri ed il richiamo ad un minuto di silenzio, anche a Lucca, attraverso la strumentalizzazione di episodi di storia-patria decontestualizzati, generici riferimenti a fatti di violenza, intolleranza alle idee altrui, propensione alla menzogna e violenta avversione contro chi osa smentirne il racconto.
Ascoltati gli sconclusionati interventi dei nostri governanti, ripresi per sgocciolamento anche dai locali consiglieri di maggioranza, mi viene da dire che la fantasy con personaggi Avatar di film di qualche tempo fa, ha come spesso accade anticipato i tempi ed oggi se ne celebra tutto il fantasioso... oserei dire la ridicola riproposizione in chiave moderna.
Non è mai ridondante ricordare il lungo elenco di vittime pensate, organizzate ed esecutate con i violenti tentativi sovversivi portati avanti da ideologie golpiste di una cultura di destra mai sopita nel nostro paese. I nostri attuali governanti non sono ancora in grado di commemorare atroci stragi come S.Anna di Stazzema, Marzabotto e molte altre che ancora oggi avrebbero bisogno non di un minuto di silenzio, ma di ore di ripasso storico finalizzate ad una vera interiorizzazione spirituale, ma anche si evita di riconoscere colpe esplicite di tempi più recenti quali Piazza Fontana, bomba alla di Stazione di Bologna, Piazza della Loggia, treno Italicus e via con tutti i gravi fatti legati alla strategia della tensione di chiara matrice fascio-golpista.
Sempre, però, ai richiami alla violenza, volendo rimanere nella nostra piccola realtà, qualcuno ha dimenticato quando consiglieri oggi seduti negli scranni, auspicavano pubblicamente di poter "affilare i pennati o spaccare ossa" per la rapida soluzione di problemi contingenti? O quella di fare appello per radunare formazioni di ex parà e carabinieri per applicare quei "sani " princìpi di ordine pubblico?
Da non dimenticare neanche quando il nostro assessore ora vice-sindaco convintamente si esprimeva con frasi quali "bisogna uccidere la sinistra"... ma solo con metafora... corresse in seguito.!
Sicuramente tutte estemporanee e gentili espressioni che stigmatizzano l'alto valore etico, morale, civile e democratico di chi così si esprimeva!
E cosa dire poi della macchina delle molestie che immancabilmente si ripropone a corredo di ogni uscita pubblica della minoranza, con offese e vomitevoli commenti?
Se è vero che le parole generano realtà condivido convintamente il richiamo ad un clima di contrapposizione politica meno aspro e più propenso all'ascolto, con regole di convivenza democratica che includano anche il riconoscimento e la consapevolezza del peso della storia che ogni gruppo porta con sé.