claudio
   Anno XI 
Mercoledì 10 Settembre 2025
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da francesca giusti
animali giusti
16 Gennaio 2024

Visite: 1747

Impazza la moda del riccio africano come animale domestico, ma tenerlo in casa ha le sue responsabilità e complicazioni. Ora vi spiego il perché. Negli ultimi anni sta dilagando una moda apparentemente innocua, eppure potenzialmente pericolosa: quella di tenere i ricci come si fa con i cani e gatti.

Instagram e tic top sono piene di adorabili riccetti che vengono accarezzati e messi in bella mostra sul divano o sul letto, senza che vengono prese in considerazione le sue esigenze naturali. È bene chiarire fin da subito che la maggior parte che vengono filmati sono esemplari di ATELERIX ALBIVENTRIS, ovvero riccio africano, il cui habitat d’origine è costituito dalle savane e dalle zone aride dell’Africa centrale.

Questo animale esotico, noto anche come riccio pigmeo, è considerato un animale domestico e non è soggetto alla normativa C.I.T.E.S. (convenzione di Washington sul commercio internazionale della specie di flora e fauna in via di estinzione). Questa specie non va confusa con il riccio comune, noto come riccio europeo. Quest’ultima è una specie tutelata per legge nel nostro paese e tenerlo in casa è reato. Come anticipato, il riccio africano è ritenuto un animale domestico, ma spesso chi decide di tenerlo in casa non presta attenzione alle sue esigenze. Per evitare che soffra è bene conoscere le sue abitudini e le sue caratteristiche.

Ecco 5 cose da sapere :

1- DORME DI GIORNO E VIVE DI NOTTE
Il riccio africano è un animale notturno . In poche parole dorme di giorno ed è attivo durante la notte . Preferisce trascorrere le giornate nei tronchi degli alberi o dentro i crepacci del terreno, mentre di notte esce per cacciare vermi, lumache e insetti che riesce ad individuare grazie a un olfatto molto sviluppato. Sono animali che non vanno in letargo. Devono stare in una teca molto grande circa 1 mt con delle tane dove possono rintanarsi per dormire e riposarsi così che il ritmo di vita non sia alterato dagli orari umani.

2- E’ ONNIVORO E IN CATTIVITA’ TENDE AD INGRASSARE E A SVILUPPARE MALATTIE
I ricci africani sono onnivori . Si nutrono prevalentemente di invertebrati ( millepiedi, bruchi, lombrichi) e piccoli vertebrati ( lucertole, serpenti, ragni, topi) , ma anche di radici e frutti . Ma in cattività creare un anilimento completo che possa essere equilibrato non è semplice. Non devono essere somministrati scatolette per cani e gatto e crocchette per cani e gatto perché troppo proteiche, c’è un cibo specifico per ricci che è composto dalla giusta percentuale di grassi e proteine per il suo fabbisogno giornaliero, poi se si ha voglia e tempo gradisce sicuramente caimani e camole della farina che si possono trovare sia vivi che secchi in negozi specializzati. Importantissima l’alimentazione specifica , la cattiva gestione potrebbe portare malattie del cavo orale e gastrointestinale e nei casi più gravi tumori portando alla morte l’animale.

3- E’ UN ANIAMLE SOLITARIO
Il riccio è un animale solitario, tranne nel periodo del corteggiamento e della riproduzione. In cattività è consigliato tenere solo un esemplare nella stessa teca il rischio sono aggressioni sopratutto tra esemplari maschi .

4- SI DIFENDE PRODUCENDO UNA SCHIUMA
Non tutti sanno che i ricci africani , oltre ad appallottolarsi mostrano le spine, adottano un comportamento particolare chiamato ANTING quando si trovano in presenza di sostanze a lui sconosciute. In tal caso questo piccolo mammifero inizia a salivare cospargere il corpo con la schiuma prodotta.

5- PUO’ TRASMETTERE DIVERSE MALATTIE ZOONOTICHE
ii ricci africani possono trasmettere alcune malattie, tra queste la salmonella, il battere mycobacterium barium, funghi, herpesvirus. Non bisogna spaventarci però di tutto ciò, l’importante è acquistare l’animale in un negozio o in un allevamento dove siamo certi che la bestiola sia stata tenuta al pulito e ben nutrita, e che anche voi a casa stiate bene attenti alla pulizia e quando lo maneggiate lo fate con attenzione, anzi sarebbe meglio lasciarlo in pace senza toccarlo troppe volte, tanto non vi scodinzolerà né vi farà le feste. Se potesse parlare vi chiederebbe solo cibo, acqua, luce spenta e il desiderio di stare da solo.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Atleti e giornalisti si raccontano nel convegno “Il Turismo Sportivo tra grandi eventi e passione”, un incontro dedicato…

“Non muoio neanche se mi ammazzano” è una frase tratta dal diario che il giornalista e scrittore…

Spazio disponibilie

Dopo aver conquistato il premio assoluto e il premio del pubblico al concorso cameristico internazionale "Rospigliosi", il Trio Bedrich…

Settembre è il mese delle riaperture dopo la pausa estiva, ma anche delle novità. E questo vale pure…

Spazio disponibilie

Giovedì 11 settembre, alle ore 18.00, nella sede della Misericordia ‘S.Gemma Galgani’ di Camigliano (via dello Stradone di…

L’azienda Usl Toscana nord ovest comunica che giovedì 11 settembre, a causa di un avviso di interruzione di…

Domenica mattina a Lunata si è svolta la commemorazione dei Martiri Lunatesi, i sacerdoti e i laici che…

Con una formula rinnovata torna, da venerdì 12 a domenica 14 settembre, il festival di alta cucina "Le Stelle…

Spazio disponibilie

Martedì 9 settembre a Viareggio, presso la chiesa del Porto («chiesina dei pescatori») alle 18, si terrà…

La Provincia di Lucca ha indetto un concorso per l'assunzione di uno specialista in servizi informatici (area dei funzionari…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie