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Scritto da Redazione
Cultura
29 Maggio 2023

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Con lo spettacolo “Opera Labrys” si è conclusa sabato pomeriggio, nel Teatro di San Girolamo, la sesta edizione del Puccini Chamber Opera Festival organizzato dalla associazione Cluster. Un Festival iniziato in sordina e che col passare degli anni si è sviluppato in maniera esponenziale destando interesse nel mondo della musica. Basta analizzare le collaborazioni sparse in tutta Italia (da San Daniele del Friuli a Ravenna, da Firenze a Trieste) per capire il grande interesse suscitato, senza dimenticare che ogni anno il Festival mette in scena in prima assoluta numerose nuove opere da camera. Per l’esattezza nell’edizione di quest’anno le “prime” sono state ben undici, frutto di un valido perfezionamento realizzato durante il Corso internazionale di composizione dell’’anno passato (organizzato anch’esso dalla Cluster con la direzione artistica di Girolamo Deraco), dove i giovani compositori provenienti da ogni parte del mondo hanno sviluppato il loro progetto lirico con compositori, registi, scenografi, librettisti, direttori d’orchestra e cantanti di livello internazionale. Un percorso unico al mondo nel nome di Giacomo Puccini che rende sempre più grande la nostra città con la speranza, come disse l’estate passata il Sindaco Mario Pardini durante la visita a questo Corso “… che da tutto ciò possa nascere il futuro Giacomo Puccini”. Da evidenziare il grande contributo che i tecnici del Teatro del Giglio (con il quale la Cluster ha firmato un protocollo d’intesa) hanno dato alla realizzazione delle nuove scene mettendo in pratica manualità, idee e concretezza di grande livello professionale. Un fiore all’occhiello di questo Festival che già sta preparando le basi per la prossima edizione, realizzato anch’esso su nuove opere provenienti in particolar modo dal centro e sud America. L’ultimo spettacolo di sabato pomeriggio ha visto anche l’assegnazione da parte del M° Nicola Sani (direttore artistico dall’Accademia Chigiana) del Cluster Opera Prize, premio alla migliore opera del Festival che se lo è aggiudicato Lorenzo Petrizzo con “Io, Moro”. Mentre il Premio Luigi Roni per il miglior cantante del festival e stato assegnato da Giorgia Roni, sorella del famoso basso lucchese, al controtenore e trombonista americano David Whitwell.

 

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