Gianni Amelio. Un regista che ha diretto film che sono entrati nel cuore degli amanti del cinema italiano e non solo. Con la sua intensità è riuscito a raccontare storie tonto potenti quanto personali e soggettive con rigore e, soprattutto, con tantissima passione. E nella quarta giornata della XXI^ edizione del Lucca Film Festival ha ricevuto, sul palco del Cinema Astra nella serata di martedì 23 settembre, il Premio alla Carriera. Il suo passaggio sul red carpet è stato sobrio, elegante e garbato e sono state tante le persone che, in una “tranquilla serata” d’autunno libera da contestazioni, lo hanno accolto al suo arrivo. Una sorta di omaggio prodromico a quella che è stata, da sempre, la sua modalità di fare cinema, in maniera introspettiva, personale, intima e di grandissima umanità. “Sono felicissimo di ritirare questo premio – ha esordito Amelio. Vedo questa sala piena e, per questo, non voglio “solo” diventare cittadino onarario di Lucca ma proprio… lucchese. Voglio vivere qui. Avete la fortuna di abitare in una delle città più belle dell’universo”. Non sono mancate quindi dolci parole del regista calabrese, classe 1945, nei confronti della nostra città in cui, anche in questa occasione, è stata presentata la proiezione di un proprio film, nella fattispecie “La Tenerezza” del 2017. “Ho avuto anche l’opportunità – ha sottolineato Amelio – di mettere in scena anche opere dell’immenso maestro Giacomo Puccini, con il grande exploit del trittico (Il Trittico di Giacomo Puccini, ovvero tre opere in un atto: “Il tabarro”, “Suor Angelica” e “Gianni Schicchi” n.d.r.), e per questo sono molto felice di essere qui, a Lucca, per questa serata”. Il premio alla carriera, realizzato e consegnato personalmente dall’artista Emiliana Martinelli, ha insignito il pluripremiato regista calabrese, che ha firmato film come “Il Ladro di Bambini”, sua opera più riuscita in assoluto, “Lamerica”, memorabile affresco dell’Albania di inizio anni Novanta e “Così ridevano”, Leone d’Oro della 55^ edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ed è stato il culmine di una serata che è terminata con la proiezione del film “La Tenerezza”. “I film brutti non esistono – ha concluso Amelio – perché, alla fine, ogni pellicola il suo spettatore “lo trova”. Ognuno, personalmente, ama il proprio genere di cinema, ma la cosa bella, per tutti, è lo schermo che si anima, anche con un prodotto non necessariamente eccelso. Lo schermo mostra le persone più grandi degli spettatori e quindi c’è questa forma di immanenza che, di per sé, è già estremamente emozionante”. Il programma del Lucca Film Festival prosegue senza sosta e con la presenza di grandi personaggi. Questa sera, mercoledì 24 settembre, sul palco del Cinema Astra salirà l'attore inglese Malcolm McDowell, che nel 1971 impersonò l’iconico e cattivissimo personaggio di Alex in Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, a cui sarà consegnato il Premio alla Carriera e che, a seguire, presenterà il film “Caligola: The Ultimate Cut”, versione ricostruita da Thomas Negovan dalla sceneggiatura di Gore Vidal e che sarà accompagnato dall’artista internazionale Hershey Felder. Il film, che sarà presentato in versione originale con sottotitoli in italiano, racconta della salita al trono, dopo l’assassinio di Tiberio (Peter O’Toole), del giovane Caligola (Malcolm McDowell), che trascina l’Impero Romano in una spirale di violenza, lussuria e follia.