Anno XI 
Mercoledì 8 Ottobre 2025
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Scritto da francesca giorgetti
Cronaca
08 Ottobre 2025

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Questa mattina, mercoledì 8 ottobre, è stata inaugurata nell’Antica Armeria di Palazzo Ducale la mostra «Non Numeri ma Persone», un’iniziativa curata dall’Associazione nazionale “Ruggero Toffolutti per la sicurezza sul lavoro”. L’evento è stato promosso dalla Provincia di Lucca, grazie al contributo del consulente per le politiche del lavoro e la sicurezza, Roberto Guidotti, e della consulente per l’orientamento e la lotta alla dispersione scolastica, Donatella Buonriposi.
La presentazione, svoltasi a Palazzo Ducale, ha visto la partecipazione di Federico Gilardetti, consigliere provinciale con delega alle Politiche del lavoro, insieme ai rappresentanti dell’associazione “Ruggero Toffolutti”. A rappresentare le amministrazioni comunali erano presenti Claudia Larini, assessora alla Cultura del Comune di Camaiore, e Rebecca Moscardini, consigliera del Comune di Castelnuovo di Garfagnana con delega specifica in materia.
“Come Provincia – ha spiegato Federico Gilardetti – vogliamo salvaguardare e promuovere la consapevolezza sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto tra i più giovani. È da un anno che sono consigliere e abbiamo deciso di ospitare questa mostra, dando così una vetrina al prezioso lavoro dell’associazione “Ruggero Toffolutti” in un luogo significativo come Palazzo Ducale, sia per la visibilità che per le relazioni che può generare”
”Inauguriamo questa esposizione – ha aggiunto – perché rappresenta un passaggio fondamentale: prima ancora dei tecnicismi e della formazione, la consapevolezza deve nascere all’interno del percorso scolastico, per aiutare i ragazzi ad approcciarsi al mondo del lavoro con maggiore responsabilità. È importante umanizzare il dramma delle morti sul lavoro, non solo attraverso i nomi e le età, ma anche tramite i volti delle persone coinvolte”.

La mostra, nata nel 2009, è promossa dall’associazione fondata nel 1998, dopo la tragica morte di Ruggero Toffolutti, rimasto ucciso alla Magona di Piombino.
Come ha ricordato la presidentessa dell’associazione, «i genitori di Ruggero decisero di creare questa realtà con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e portare testimonianza concreta attraverso il proprio impegno. Le morti sul lavoro sono una piaga che continua a segnare il nostro Paese, e questa mostra rappresenta per noi uno strumento importante per avvicinare le persone a un problema che, purtroppo, è diventato fin troppo abituale».
Nel corso degli anni, l’associazione ha promosso numerose iniziative dedicate alla memoria di Ruggero, tra cui un concorso fotografico, un torneo di calcetto e la presentazione di vari libri.
”La mostra è un vero e proprio pugno allo stomaco – ha aggiunto –: le didascalie raccontano la vita, i sogni e i desideri di chi non c’è più, suscitando una profonda riflessione e un forte impatto emotivo”.
Durante l’inaugurazione, Donatella Buonriposi e Roberto Guidotti hanno sottolineato come il tema della sicurezza debba essere affrontato fin dai primi anni di vita:”Vorremmo che gli studenti e tutti coloro che visiteranno la mostra – hanno dichiarato – uscissero da qui con una maggiore percezione del rischio, che non nasce solo quando si entra nel mondo del lavoro, ma fin dai primi momenti della crescita. È fondamentale parlarne con i ragazzi, perché saranno loro a costruire la cultura della sicurezza di domani. Il nostro impegno civile è massimo, anche se servisse solo a cambiare un millesimo di un sistema che, ancora oggi, non tiene abbastanza conto della sicurezza”.
Nel suo allestimento attuale sono in mostra 48 immagini che appartengono a lavoratori e lavoratrici di parti del Paese, ritratti in diversi momenti di vita. Le didascalie sono il frutto dei colloqui con i loro familiari e sono completate da minuscoli distici, che richiamano immediatamente alla foto: un mix particolarmente etticace che traccia le Speranze, I percorsi, gli affetti delle persone e non i numeri. Il confronto non è più con una fredda statistica, ma con persone, con i loro sogni spezzati, le loro aspirazioni finite prima di terminare un turno di lavoro e un ritorno a casa che non c'è mai più stato.

La mostra a Palazzo Ducale sarà aperta a ingresso gratuito fino al 20 ottobre, con orario 10-12; 16-18, tutti i giorni eccetto il sabato e la domenica.
Successivamente si sposta a Castelnuovo di Garfagnana (Sala Suffredini) dove sarà visitabile dal 30 ottobre al 9 novembre (orario: 10-12; 16-18), per concludere con l'esposizione a Lido di Camaiore (Sala Europa in Passeggiata), dall'11 al 30 novembre.

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