"La nostra Garfagnana, terra di montagna, d'acqua e di tradizioni, torna a scommettere sul futuro" — con queste parole Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli e candidato alle prossime elezioni regionali per Fratelli d'Italia, annuncia la riapertura e l'ammodernamento di un importante allevamento di trote nel territorio comunale, simbolo concreto di rigenerazione e rilancio economico.
"Negli ultimi 10-15 anni la Garfagnana ha visto la progressiva chiusura di molti allevamenti di trote, un settore un tempo fiorente grazie alla qualità e alla costanza delle acque locali. Il cambiamento climatico e la mancanza di adeguati investimenti hanno messo in difficoltà molte aziende, fino a farle scomparire quasi del tutto", spiega Giannini.
"Oggi, però, a Fabbriche di Vergemoli arriva un segnale di controtendenza: un vecchio impianto di allevamento in disuso è stato acquisito e inglobato a una struttura già esistente del comune di Gallicano, anch'essa in disuso e ormai chiusa, per un investimento da un milione di euro per la completa opera di modernizzazione". Il progetto non solo restituisce vita a un'area degradata da anni di abbandono, ma riattiva un centro di itticoltura moderno, sostenibile e generatore di nuovi posti di lavoro.
"Abbiamo lavorato fianco a fianco con l'investitore — sottolinea Giannini — modificando il regolamento urbanistico per rendere possibile l'intervento, accompagnando la pratica nei vari uffici e sostenendo la richiesta di contributo al PNRR. Come amministrazione siamo anche intervenuti per consentire l'avvio dell'attività in tempi rapidi, permettendo l'immissione delle trote prima delle autorizzazioni definitive. È stato un lavoro complesso ma fondamentale per non perdere un'opportunità di sviluppo".
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, che unisce rigenerazione urbana, tutela ambientale e crescita occupazionale". "Siamo l'unico Comune della Valle del Serchio dove non solo non si chiudono gli allevamenti, ma si riaprono e si ammodernano" — conclude Giannini —. "È motivo di grande orgoglio e dimostra che, con visione e determinazione, si può invertire la rotta del declino e costruire una Garfagnana viva, produttiva e sostenibile".