Siamo a due settimane delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, ed i candidati in lizza sono ancora tanti. Tra questi è presente anche l’ex sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e la consigliera comunale di Villa Basilica Camilla Corti per il Partito Democratico. Sono stati al centro della conferenza di sabato 27 settembre a La Casa del Boia, sulle Mura urbane, per la presentazione delle loro idee elettorali. Ad aprire l’incontro è stata Camilla Corti, la cui esperienza in politica è recente, ma vissuta con grande intensità, sia sul territorio, sia a livello più ampio nel partito democratico. “Le campagne elettorali – ha commentato la consigliera comunale - sono l’occasione di creare nuove relazioni, ma anche di riallacciarne a livello di comunità di un centro-sinistra, che si riconosce in valori comuni e che combatte insieme per quei valori condivisi. Quindi in questi giorni abbiamo cercato di raggiungere vari territori, ma stamattina è un momento importante, perché si ritrova qui quella comunità. È una disponibilità che diamo come squadra e vogliamo vivere quest’esperienza con lo spirito di gioco. Mi sento di rappresentare un gruppo e delle idee che vale la pena difendere, soprattutto in vista delle elezioni regionali. Perciò vi invito a mobilitarvi, perché per quanto la sfida di sostenere la regione sia considerata scontata, io credo che non ci sia mai nulla di scontato. Quello che mi sento di dire intanto è di darci una mano, mentre noi ci mettiamo a disposizione e ci impegniamo”. Corti ha proseguito il suo discorso sottolineando alcune delle tematiche da lei considerate più importanti nel panorama politico regionale. Il valore del sistema pubblico, in particolare quello della sanità, che è un simbolo di dignità e di rispetto della persona, è stato accompagnato dal tema del territorio e dell’istruzione: “Per alcuni la scuola è meritocratica, dei più forti, ma per noi è una scuola che guarda agli ultimi, a quelli più sfortunati, e che non lascia indietro nessuno”. Ha poi preso la parola l’ex sindaco Alessandro Tabellini, che invece ha preferito mettere l’accento sulla consapevolezza di una vita comune e del valore che in una vita comune ognuno rappresenta. “Quando si parla di identità di un simbolo si parla di questo, e non possiamo accontentarci dei livelli a cui siamo arrivati o dei livelli verso i quali stiamo regredendo, in un contesto mondiale in cui il più forte ha sempre ragione. Noi cerchiamo, con la nostra attività condivisa, di far crescere la collettività. Insieme, con onestà e passione. La pretesa è anche di portare un cambiamento nell’azione politica. Oggi siamo distanti dalla politica. Il 52% degli aventi diritto non vota più, e come mai? Perché tutto sommato, la politica è vista come il settore degli specialisti che lavorano per il loro interesse. Non può essere così. Il concetto di politica è il concetto di moltitudine, infatti deriva dal greco ‘polis’, ovvero tanti”. La conferenza si è chiusa con un aperitivo offerto a tutti i presenti.