L’epilogo, allo stato dell’arte, della vicenda Gaza si presta a una serie di osservazioni a raffica, che vi regalo. Mi avevano abituato che il capo, chi rappresenta il volgo, s’immoli alla causa. Da Attilio Regolo nella botte di chiodi cartaginese, a Salvo d’Acquisto. Deve essere cambiato qualcosa, se i nostri 4 parlamentari flottillanti siano rimpatriati in 48ore, sicuramente giustificati dal fatto che non gli abbiano offerto il caffè. E lasciato gli altri per altri 2 gg. (!!) nelle mani della “marmaglia sionista”.
Abbiamo visto che le condizioni degli ostaggi israeliani rilasciati apparissero piuttosto lontane da quelle di Greta & Co.. Abbiamo anche visto in che condizioni venivano trascinati a Gaza i giovani catturati al festival musicale e in che condizioni siano le strade di Gaza sotto i bombardamenti. Greta & Co., per rispetto verso le vere vittime, la smettano di provarci a passare per “torturati”. Hanno tutti i denti, nessuna scottatura di sigaretta da mostrare, e le mutande pulite, segno che non hanno subito intrusioni sgradite e dolorose. Compresa l’influencer ispanica che irrideva le ragazze israeliane prese in ostaggio, che non erano state violentate in quanto di scarsa avvenenza. A questo punto spero non cada in depressione per aver avuto analoga mancanza d’attenzioni. Specie ove si dovesse scoprire che, in luogo di essersi messi in aspettativa e perso lo stipendio per una cura intensiva di mare, sole, aperitivi, avessero tutti ricevuto lauto guiderdone a titolo di risarcimento, o abbiano fatto o’ bisiness con post, spot, tiktok, e altre comparsate sul web.
Siamo il paese dell’atto dovuto, che ha elaborato il magnifico concetto accusatorio a prescindere del “non poteva non sapere”. Valeva, ricordo, per Berlusconi: non si trovano le prove della sua attiva partecipazione all’evasione fiscale, ma fa nulla. Beh, ma data la frequenza della trasformazione di manifestazioni pacifiche, di alto valore etico, in occasioni per devastare la piazza, aggredire la polizia e rendere grama la vita al cittadino, non c’è un magistrato che ipotizzi che Landini & Co. “non potessero non sapere che finiva così”? Giusto manifestare, ma se sai di non poter controllare certe frange, e che OGNI VOLTA finisca per essere recitato quel copione, siam sicuri che non te lo aspettassi? E che tu abbia deciso di organizzare una cosa che nulla porterà ai palestinesi bombardati, a prescindere dai danni collaterali che ciò avrebbe provocato? Boh, una volta avevo capito che il magistrato con l’atto dovuto non facesse altro che cautelarsi da attacchi di carattere giuridico alla propria funzione pubblica, in sintesi, da denuncia per “omissione d’atti d’ufficio”. Stavolta non c’è il pericolo? Come l’altra volta per una scelta dei regatanti che avrebbe potuto configurare violazione al 244 C.P.. Ora mi viene il mezzo sospetto che l’atto dovuto si operi solo contro il poliziotto, da parte di quell’esigua frazione di magistrati cui la Polizia Giudiziaria sta sullo stomaco. Chissà che fra un po’ non compaia tale definizione in un bel manuale di Diritto Penale, alla faccia dell’obbligatorietà dell’azione penale e dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
Da ultimo è dichiaratamente in atto un tentativo di chiudere ogni discussione. Dall’Albanese che non può tollerare si citi la Liliana Segre, che aveva un posto in prima fila in passato genocidio, a Luca Telese che non può consentire a Capezzone di dire la sua, e se ne vada sottolineando che in serata, finalmente, potrà essere seguito dai fedeli ascoltatori in programma “decapezzonato”, in cui non ci sarà contraddittorio e potrà proporre le sue giaculatorie. In sintesi, l’informazione come funzione religiosa in cui appellarsi a dogmi indimostrabili, ma accettabili per pura fede. Che in una religione van bene, non so quanto se si debba discutere fra gente dotata di comprendonio medio.
Capezzone – invece – si sta omologando. Dando del “fascista rosso” a Telese sembra abbia avuto paura di dargli del “comunista”, qualifica altrettanto adeguata a appartenente a sistema che toglie la libertà d’opinione. È vero che si è ripreso e corretto un paio di giorni dopo, ma mi preoccupa che, di primo acchitto, abbia associato il fascismo alla negazione delle libertà di pensiero. Paura? Non credo riflesso condizionato: è troppo intelligente. Ad ogni modo, s’è corretto, cosa che certi “vati” non ci pensano proprio a fare, e per questo scivolano verso il disastro loro.
Raffica anti-Pal
Scritto da carmelo burgio
Politica
07 Ottobre 2025
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