Venerdì 17 ottobre, nella sala di rappresentanza della Provincia, con il patrocinio della Provincia stessa e in collaborazione con l'Associazione C.M.L (Associazione ,musica e colori di Lucca) si terrà il convegno "Coltivare una cultura di pace – Dal conflitto alla relazione".
Il convegno vedrà la partecipazione in veste di relatori:
il Presidente della Provincia dott.Marcello Pierucci, Il Rettore dell'UNIPOC (Università Cattolica Popolare di Roma, l'Arcivescoso di Lucca Monsignor Paolo Giulietti, il Tenente Colonnello dott.ssa Cecilia Tucci, del prof. Francesco Paolo Luisi, il Presidente dell'ssociazione Musica e Colri di Lucca ing. Emanuele La Rocca.
Alle ore 9,30 sono previsti i saluti delle autorita, alle 10 inizio convegno.
Il tema trattato sarà il conflitto, i parlandi di conflitto il pensiero va subito alla rottura, alla frattura, alla cris ed naturale perché il conflitto disorienta, mette in discussione le nostre certezze, genera dolore, talvolta paura.
Ed ecco che la figura del Conciliatore ecclesiale può aiutare nei conflitti, tra giovani, famiglie, abitanti delle corti, dei condomini ma anche in generale tra amici, lavoratori od in qualsiasi altro contesto venga a crearsi un conflitto più o meno acceso.
Il conciliatore non spegne il conflitto: lo accoglie, lo decifra, lo accompagna. E soprattutto, restituisce alle persone la capacità di guardarsi, parlarsi, riconoscersi. Questo è già, di per sé, un atto sociale potentissimo. In un'epoca segnata dalla frammentazione, dalla sfiducia e dall'individualismo, il lavoro di chi media i conflitti è una forma concreta di rigenerazione del tessuto umano.
Abbiamo bisogno di una società in cui non si tema il conflitto, ma si impari a passarci attraverso. Una società dove i luoghi educativi, culturali e spirituali sappiano preparare uomini e donne a non fuggire dalle tensioni, ma a viverle come occasioni di evoluzione personale e collettiva.
Il convegno, concepito come momento di riflessione pubblica, intende rispondere all'esigenza, oggi più che mai attuale, di dare forma a figure capaci di accompagnare individui, gruppi e comunità nel delicato ma possibile processo di trasformazione del conflitto.
In questa prospettiva si inserisce la figura del Conciliatore Ecclesiale: presenza discreta ma incisiva, che non impone soluzioni, ma ascolta, accoglie e facilita percorsi di riconciliazione.
La cittadinanza è invitata a partecipare.