Economia e lavoro
Export in calo nel primo semestre 2025 per Pisa, Lucca e Massa-Carrara
L'export delle province di Pisa, Lucca e Massa-Carrara ha chiuso il primo semestre 2025 con il segno meno. Un risultato in controtendenza rispetto al quadro nazionale (+2,1%) e soprattutto alla Toscana, che ha segnato un brillante +11,8% grazie alla spinta della farmaceutica e dell'oro aretino

La Camera di Commercio presenta il Rapporto 2025 sulla Garfagnana
Si terrà venerdì 10 ottobre, a partire dalle 11, nella chiesa dell’ex convento di S. Anna a Pieve Fosciana, la presentazione del Rapporto Garfagnana 2025 realizzato dall’Istituto…

Elezioni regionali, le richiesta di Cna Lucca ai candidati dei vari schieramenti
La direzione della Cna di Lucca ha predisposto un documento articolato da presentare ai candidati del territorio alle prossime elezioni regionali che chiederanno di incontrare l’organizzazione. Punto…

Salute e sicurezza sul lavoro, sos della Uil: "Toscana e Lucchesia, dati preoccupanti"
Salute e sicurezza sul lavoro: dati preoccupanti per la Toscana e la provincia di Lucca L’Inail ha fornito alla Uil i dati dell’andamento degli infortuni e delle richieste…

Settembre in chiaroscuro per il lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
Segnali positivi per Lucca, mentre Pisa e Massa-Carrara registrano cali nella domanda. Persistono le difficoltà di reperimento, ma con timidi segnali di miglioramento

Il futuro professionale a portata di mano: l'Informagiovani organizza l'Open Day della formazione gratuita
Venerdì 19 settembre, dalle 9:00 alle 14:00 al Centro Civico di San Vito di via Giorgini, l'Informagiovani del Comune di Lucca, in collaborazione con il Centro per l'impiego, il…

Lucchesi distintisi all’estero: una tradizione che si rinnova da 53 anni
La cerimonia di premiazione dei Lucchesi distintisi all’estero, evento storico che si rinnova da ben 53 anni, ha celebrato anche quest’anno le eccellenze lucchesi con una sentita giornata all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca

Il Desco, 20 anni all'insegna della qualità e del gusto: appuntamento a novembre nell'ex Real Collegio
Dal 21 al 23 novembre, i chiostri del Real Collegio di Lucca torneranno a essere il cuore pulsante del gusto con la 20ª edizione de Il…

Lucca: al via gli Open Day di Gi Group per guidare i giovani nel mondo del lavoro
Gi Group lancia a Lucca gli Open Day 2025, un ciclo di appuntamenti gratuiti pensati per accompagnare i giovani in una scelta consapevole per il proprio futuro professionale

Il primo marketing partner di Lucca: nasce Astra Studio
A Lucca c’è una nuova realtà che sta facendo parlare di sé: Astra Studio, una startup che si propone come il primo marketing partner della città

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“Abbiamo contribuito insieme alle altre associazioni al percorso di riqualificazione del mercato Don Baroni, trovando nell’amministrazione comunale e nei suoi tecnici grande disponibilità. Un percorso che vedrà la sua conclusione in autunno. Ma nel frattempo ci sono problemi quotidiani da risolvere, uno dei quali riguarda la sosta delle auto nell’area mercatale che impedisce agli operatori di montare il proprio banco”.
Con una nota di Anva, il sindacato degli ambulanti di Confesercenti Lucca, si accendono i riflettori su un problema che coinvolge il mercato Don Baroni soprattutto in questi mesi estivi.
“In particolare nel tratto lato Borgo Giannotti – spiega ancora il sindacato ambulanti di Confesercenti Lucca – sia il mercoledì che il sabato vengono lasciate auto in sosta che impediscono agli operatori con regolare concessione di poter aprire il loro banco. Si tratta in molti casi di veicoli stranieri, i lucchesi infatti sanno benissimo dei giorni di mercato, che parcheggiano in assenza di cartelli ben visibili che indichino sia il divieto di sosta che la rimozione”.
Rimozione che in alcuni casi addirittura non può essere effettuata. Ancora Anva. “La polizia municipale interviene in maniera tempestiva, eleva la contravvenzione e chiama il carroattrezzi per la rimozione. Ma se l’auto è elettrica o con il cambio automatico sembra che non ci siamo mezzi in grado di procedere allo spostamento, tanto che nel verbale di contravvenzione viene espressamente riportata la frase ‘contattata la carrozzeria di turno e le altre associate riferivano l’impossibilità di rimuovere il veicolo’. Da qui la richiesta fatta più volte dalla nostra associazione di aumentare la cartellonistica dei divieti”. La questione è stata affrontata anche nel recente tavolo di concertazione “nel quale ad esempio abbiamo chiesto – conclude Anva – di posizionare i cartelli mobili in mezzo alla piazza, oppure su suggerimento degli agenti della polizia municipale presenti delimitare in qualche modo l’area mercatale. Sicuramente qualcosa deve essere fatto subito, perché un ambulante non può nell’ipotesi migliore montare il banco dopo la rimozione o nell’ipotesi peggiore dover spostarsi su un altro posteggio perché il suo è occupato da un auto in sosta”.
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“Migliaia di aziende del settore dell’autoriparazione sono a rischio chiusura a causa dei ritardi accumulati nella realizzazione dei corsi regionali di riqualificazione previsti per acquisire l’attestato di operaio qualificato nel settore dell'autoriparazione. Per tale motivo si rende necessario un'ulteriore proroga di almeno un anno del regime transitorio, al fine di permettere l'attivazione di tali corsi regionali e creare le condizioni necessarie per l'adeguamento dei requisiti professionali da parte degli autoriparatori interessati, consentendo loro di continuare a esercitare l'attività, azione essenziale per l'efficienza del parco auto circolante e la sicurezza stradale”.
E’ questa la richiesta che l’Unione Artigiani Italiani e delle PMI ha avanzato con una lettera inviata al Sottosegretario di Stato Ministero delle Imprese del Made in Italy On. Massimo Bitonci.
La missiva, firmata dal Presidente dell’Unione Artigiano Artistico e Tradizionale Francesco Michele Abballe, dal Presidente Nazionale UAI Gabriele Tullio e dal Dirigente Generale UAI Giuseppe Zannetti, suona come un vero e proprio grido d’allarme per tante imprese che, in mancanza della proroga richiesta, saranno costrette ad abbassare le serrande.
Nella lettera, la UAI sottolinea richiama la legge 11 dicembre 2012 n. 224, che ha dato una nuova regolamentazione dell’attività di autoriparazione, unificando le precedenti categorie di "meccanica, motoristica" e "elettrauto" nella nuova categoria denominata "meccatronica". Ciò ha permesso alle imprese iscritte nel registro delle imprese o nell'albo delle imprese artigiane al 5 gennaio 2013 e abilitate alle attività di "meccanica e motoristica" o "elettrauto", di continuare a esercitare le rispettive attività per cinque anni, prorogati successivamente a undici, fino al 5 gennaio 2024.
Alla scadenza di questo periodo, i responsabili tecnici di tali imprese, se non in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali previsti dall'art. 7, comma 2, lettere a) e c) della legge 122/1992, avrebbero dovuto completare un "corso regionale teorico-pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di attività come operaio qualificato nel settore dell'autoriparazione negli ultimi cinque anni", per quanto riguarda le competenze non possedute.
In mancanza di ciò, una volta terminato il periodo transitorio, il responsabile tecnico non potrebbe più mantenere tale ruolo, con conseguente cancellazione dal registro delle imprese o dall'albo delle imprese artigiane, e l'adozione da parte delle CCIAA di provvedimenti di divieto di prosecuzione delle attività di "meccanica e motoristica" o "elettrauto", portando alla cessazione d'ufficio dell'attività e all'impossibilità di mantenere la posizione di responsabile, con relative sanzioni amministrative.
I ritardi nella realizzazione dei corsi professionali regionali rischiano di mettere in ginocchio un intero settore, che la UAI chiede di salvaguardare con un provvedimento governativo di proroga.