claudio
   Anno XI 
Domenica 12 Ottobre 2025
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Piana
05 Marzo 2020

Visite: 251

Importante intervento di riqualificazione in via Martiri Lunatesi a Capannori da parte dell'amministrazione comunale.

E' iniziata oggi (giovedì) la piantumazione di 12 lecci, uno per ciascuno dei Martiri Lunatesi, i sacerdoti e laici che avevano organizzato un gruppo di resistenza a Lunata, che furono rastrellati e poi uccisi dai nazisti nel settembre del 1944. Ad ogni leccio sarà apposta una targhetta che riporta il nome di ciascun martire.

I lecci prendono il posto degli oleandri, già rimossi nei giorni scorsi, e saranno alternati con alberi di tiglio. 

"Con questo intervento stiamo restituendo il vero significato a questa strada posta nella zona centrale del Comune, ovvero ricordare i Martiri Lunatesi che persero la vita per difendere la libertà e la democrazia – spiega l'assessore ai lavori pubblici Davide Del Carlo, che ha compiuto un sopralluogo sul posto - . Ogni leccio riporterà il nome di uno di loro in modo da mantenere viva la memoria su un tragico episodio che ha riguardato il nostro territorio. La memoria è un tema molto caro alla nostra amministrazione tanto che ha varato il progetto "Via della memoria", per riscoprire e collegare i luoghi che sono stati teatro di eventi che hanno segnato in profondità la vita delle comunità capannoresi nel corso della seconda guerra mondiale". 

La piantumazione dei lecci e dei tigli si concluderà entro la fine della settimana. 

La mattina del 16 agosto 1944 i soldati tedeschi arrestarono il parroco di Lunata, don Angelo Unti, il vice parroco don Giorgio Bigongiari e altri giovani nove paesani. I lunatesi furono condotti a Nozzano Castello e rinchiusi nella scuola elementare, trasformata in carcere dagli uomini della 16° Divisione "Reichsführer-SS", la stessa responsabile quattro giorni prima della strage di Sant'Anna di Stazzema. Nei giorni seguenti altri tre uomini e una donna di Lunata furono condotti a Nozzano. I lunatesi furono sottoposti a interrogatori e torture poi il 29 agosto dieci di loro furono portati e fucilati a Filettole, mentre altri furono trasferiti a Lucca e poi nel carcere del Castello Malaspina a Massa, dove il 10 settembre, nel corso della strage delle Fosse del Frigido venne ucciso don Giorgio Bigongiari. Solo tre dei lunatesi rastrellati riuscirono a salvarsi.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

L'assessore allo sport del Comune di Pietrasanta, Andrea Cosci, ha consegnato a Tommaso Dati, classe 2002 e recente vincitore…

Anche Pietrasanta, con la sua anima artistica e voce creativa, sarà protagonista della XXV° edizione della…

Spazio disponibilie

Sarà Alessandro Colombo, autore del libro «Il suicidio della Pace - Perché l'ordine internazionale ha fallito (1989-2024)» a presentare il suo…

Per il ciclo “I lunedì della Cultura”, promosso dall’associazione “Amici di Enrico Pea”, il 13 ottobre, alle 17,…

Spazio disponibilie

Dopo l’esperienza di New York, Francesco Zavattari presenta a Roma un progetto analogo e inedito che ne riafferma…

Sabato 11 ottobre dalle 17. alle 21 ultimo appuntamento con l'iniziativa culturale e artistica fossi dell'arte, in piazza…

Nuovo scambio culturale, per la città di Pietrasanta, nel segno della musica tradizionale. Sabato (11 ottobre), infatti, il Coro Versilia di Capezzano Monte…

Gabriele Olivati, capogruppo di Lucca Futura, dichiara il suo voto personale: “Alle regionali del 12 e 13 ottobre…

Spazio disponibilie

A Mariacristina Pettorini e Rossana Giorgi il Premio Europa per scrittrici di gialli e noir. È diretto da…

"Ancora teatrini da parte dell'ormai famigerato binomio Giani-Baccelli che, anziché pensare ad affrontare con serietà i problemi del…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie