Anno XI 
Domenica 12 Ottobre 2025

Scritto da vittorio fantozzi
Politica
23 Marzo 2024

Visite: 755

Durante una trasmissione radiofonica di successo, nella serata di venerdì, un cittadino lucchese ha chiamato per denunciare il fatto che, nella scuola d'infanzia di suo figlio, i genitori sono stati informati che non sarebbe stato fatto niente per la Festa del Papà del 19 marzo. Motivo della cancellazione della bella tradizione, ricca di significati, che vede i piccoli bambini realizzare, con le proprie mani e l'assistenza degli insegnanti, regali da consegnare ai propri padri, sarebbe la presenza di famiglie differenti. Da parte mia, che ho perduto mio padre, con il quale avevo un rapporto speciale, si è trattato di un momento di profonda tristezza. Privare i bambini della possibilità di consegnare al proprio genitore il risultato del loro lavoro come segno di affetto, è difficile da capire e non credo faccia bene a nessuno. Può darsi che si tratti di un caso isolato, come quello della scuola di Milano dove i bimbi non hanno potuto fare merenda in ossequio al Ramadan; o come i casi, in realtà non così isolati, in cui dalle scuole si toglie ogni riferimento al Natale per non urtare suscettibilità di famiglie non cristiane. Tutte forzature, a mio avviso, di chi vuole essere più realista del re, e che indispongono la stragrande maggioranza di persone che intende mantenere queste sane tradizioni che rappresentano la nostra storia e la nostra cultura. Anche perché le stesse "famiglie differenti", che sono state portate come giustificazione della soppressione della Festa del Papà, sono ben consapevoli che non possono impedire agli altri lo svolgimento di una normale azione educativa. Su questo argomento, mi diceva la moglie di un amico, assistente scolastica in una scuola primaria sempre di Lucca al cui interno c'è una famiglia composta da due genitori donna, che il bambino ha dichiarato con grande serenità che il regalo l'avrebbe portato al nonno.

Quindi non c'è motivo di appiattire il mondo e la vita dei bambini andando dietro a ideologie minoritarie e comunque non determinanti. Pertanto credo sia il caso che le istituzioni e il mondo della scuola ripensino a certi divieti e comportamenti che non aiutano nessuno, tantomeno quelle minoranze che hanno tutto il diritto di manifestare la propria diversità e che devono essere rispettate, ma non imponendo agli altri niente che non sia il semplice omaggio al buonsenso e alla tradizione.

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

L'assessore allo sport del Comune di Pietrasanta, Andrea Cosci, ha consegnato a Tommaso Dati, classe 2002 e recente vincitore…

Anche Pietrasanta, con la sua anima artistica e voce creativa, sarà protagonista della XXV° edizione della…

Spazio disponibilie

Sarà Alessandro Colombo, autore del libro «Il suicidio della Pace - Perché l'ordine internazionale ha fallito (1989-2024)» a presentare il suo…

Per il ciclo “I lunedì della Cultura”, promosso dall’associazione “Amici di Enrico Pea”, il 13 ottobre, alle 17,…

Spazio disponibilie

Dopo l’esperienza di New York, Francesco Zavattari presenta a Roma un progetto analogo e inedito che ne riafferma…

Sabato 11 ottobre dalle 17. alle 21 ultimo appuntamento con l'iniziativa culturale e artistica fossi dell'arte, in piazza…

Nuovo scambio culturale, per la città di Pietrasanta, nel segno della musica tradizionale. Sabato (11 ottobre), infatti, il Coro Versilia di Capezzano Monte…

Gabriele Olivati, capogruppo di Lucca Futura, dichiara il suo voto personale: “Alle regionali del 12 e 13 ottobre…

Spazio disponibilie

A Mariacristina Pettorini e Rossana Giorgi il Premio Europa per scrittrici di gialli e noir. È diretto da…

"Ancora teatrini da parte dell'ormai famigerato binomio Giani-Baccelli che, anziché pensare ad affrontare con serietà i problemi del…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Duetto - 160
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie