Politica
Regionali: Forza Italia chiude la campagna elettorale in Piazza Anfiteatro
Evento di chiusura della campagna elettorale in Piazza Anfiteatro per Forza Italia. L'appuntamento è per giovedì 9 ottobre alle 21.15 all'Osteria del Podere per un brindisi offerto dal partito…

Roberto Vannacci a Pietrasanta: giovedì 9 ottobre in piazza Duomo incontro pubblico con i cittadini
Giovedì 9 ottobre, ore 19:00, in piazza Duomo a Pietrasanta presso il PROIBITO BAR, si terrà un incontro pubblico con Roberto Vannacci. All'iniziativa parteciperanno anche i candidati di Pietrasanta al…

In Calabria il centrodestra batte la Sinistra, De Benedetti e persino la magistratura 'sensibile'
Avevano fatto le cose per bene: il quotidiano Domani (proprietario Carlo De Benedetti) aveva fatto una inchiesta su movimenti bancari “sospetti” che coinvolgevano Roberto Occhiuto presidente della regione Calabria, e suoi sodali

La pace e Trump
La Reale Accademia delle Scienze Svedesi sta assegnando i prestigiosi premi Nobel, l'ultimo dei quali, quello per la Medicina, è stato conferito a due biologi e a un…

Il Comitato 10 Febbraio esprime soddisfazione per la settima edizione di "Una Rosa per Norma" in provincia di Lucca
Un fine settimana all'insegna del Ricordo della tragedia delle Foibe, quello andato in scena sabato 4 e domenica 5 ottobre, in provincia di Lucca. La manifestazione patriottica…

Udc/Forza Italia: ufficializzato accordo programmatico
Ufficializzato stamani al centro direzionale Le Bocchette (Camaiore) l'accordo programmatico tra Udc e Forza Italia in vista delle elezioni regionali in Toscana. Presenti per Forza Italia l'onorevole Deborah…

Toscana: Vannacci, 'Tomasi mi attacca? Lui a Pistoia patrocina il Gay Pride...'
"Anche io condanno Tomasi che patrocina il gay pride nella sua città di Pistoia... la coalizione è forte proprio perché è varia". Lo dice all'AdnKronos Roberto Vannacci, replicando…

Vannacci a muso duro: "Ilaria Salis sfugge alla giustizia grazie alla Sinistra e all'Unione Europea"
Lo schifo e il vomito che governano l'organismo sovranazionale presieduto da Ursula Von der Leyen permettono ad un personaggio emblema dell'illegalità di scappare dalle proprie responsabilità

Raffica anti-Pal
L’epilogo, allo stato dell’arte, della vicenda Gaza si presta a una serie di osservazioni a raffica, che vi regalo. Mi avevano abituato che il capo, chi rappresenta il…

Pd Lucca: "Alessandro Tambellini è la persona giusta per rappresentare gli interessi di Lucca in Regione"
"Concretezza, passione e impegno: Alessandro Tambellini è la persona giusta per rappresentare la Piana di Lucca in Regione". Così il Partito Democratico lucchese esprime il suo sostegno ad Alessandro…

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Caro direttore,
quando ho letto sulla tua Gazzetta la notizia che riguarda l’affaire Susini ho pensato a due alternative:
o il signor Pierini è uno sbadato colossale, oppure è un raffinatissimo discepolo di Machiavelli.
Capita a tutti di premere il tasto sbagliato, ma in questo caso il clic ha prodotto esiti paradossali.
Prima di tutto il messaggio è davvero criptico, una roba da “Enigma”, il famoso sistema tedesco di cifratura dei messaggi, decrittato dal britannico Turing.
Per di più in Enigma erano noti gli autori, contrariamente all’autore del messaggio pervenuto al sig. Pierini e da lui cliccato urbi et orbi: qui autore ignoto.
E poi il contenuto: la signora Susini è “un problema”: a quanto pare l’unico a saperlo e a dirlo, l’unico a conoscere natura ed entità del problema è solo l’ignoto autore.
I due soggetti di cui si vuole evitare l’intervento cascano dal pero:
Il sindaco di Viareggio Del Ghingaro dileggia con un post brillante l’intera vicenda. La gustosa citazione del “fantasma del contado che si aggira fra i palazzi lucchesi” ricorda il “fantasma che si aggira per l’Europa: il fantasma del comunismo” (Manifesto del partito comunista, 1848. Autori Marx ed Engels): forse ironizzando sul baccano fatto dal gruppo Pd di Lucca sul “mistero del post”.
Per la precisione la dottoressa Susini ha un trascorso viareggino: era dipendente della viareggina SEA, nel 2018 ha vinto un concorso pubblico ed è approdata a Sistema Ambiente. La presidente Sandra Bianchi ce l’ha trovata.
Il signor Bulgarella, affaccendato di suo fra il calcio intramoenia e gli alberghi extramoenia ha altro da fare che occuparsi di rimuovere il “problema Susini”.
La stessa signora Susini ha saputo di essere un problema mentre passeggiava in riva al mare di Viareggio.
Pare che il sindaco di Lucca, che non manca di buon senso, si sia informato sulle performance aziendali della signora Susini ricevendone risposta consueta, come quella del tale che, rispondendo a un amico che gli chiedeva come facesse l’amore sua moglie, rispose: “mah, chi dice bene, chi dice male”. Però con “outlook” positivo.
L’opposizione si è buttata a capofitto nella “pentola di Nutella” come da tuo suggerimento, sparando a pallettoni, ma non si sa bene a che cosa e contro chi: la signora Susini esiste, dunque, è di fatto un bersaglio, il sindaco che dice di non saperne nulla è un altro bersaglio, il sig. Pierini che ha sbagliato a cliccare è il terzo bersaglio, tutta la giunta e perfino la maggioranza dei consiglieri comunali sono un bersaglio (consueto) della opposizione. Però è uno sparo nel buio, un tentativo di tempesta in un piccolo bicchiere d’acqua: ma tutto fa, diceva quello mentre faceva la pipì in mare.
Il bersaglio vero sarebbe l’introvabile autore del post transitato da Pierini fino alla tua scrivania; a quanto pare è l’unico a poter svelare gli enigmi: quale è il “problema” Susini, che cosa c’entrano i signori Del Ghingaro e Bulgarella, in che termini il sindaco deve intervenire per eliminare il “problema” (si spera non colei che lo “costituisce”). Finora non disponiamo di un Turing che decripti l’enigma del post lucchese.
Nel frattempo il sindaco annuncia il nuovo palazzetto dello sport.
È obiettivamente un concreto, rilevante investimento, ma fa poca notizia.
Tu dai la giusta voce alla opposizione che attraverso il sig. Raimondi contesta la politica comunale che ha accumulato un “numero impressionante di fallimenti” in corso d’anno.
Quali?
La esclusione dalle 10 finaliste a Capitale della cultura, episodio che tu commentasti “chi non ci vuole non ci merita”,
la mancata decisione su un app da 85 mila euro che mette a repentaglio l’intero progetto del Pucciniano,
“l’incapacità di direzione politica” sulla ex Manifattura, mentre non c’è preoccupazione per la scomparsa di ogni segno di vita del misterioso vincitore dell’area Sud che rappresenta la capacità della “direzione politica” precedente.
Il lamento dei verdi per il progetto “ottuso” del nuovo parcheggio: dicono che ce ne sono già a dismisura, anche se nessuno se ne accorge. Meglio lo scambiatore: lasci la macchina davanti alla stazione e ti affidi al trasporto pubblico, notoriamente tempestivo, puntuale e disponibile (tranne un venerdì su due per sciopero di settore).
Il grande allarme nell’intera cittadinanza che ha prodotto il “ripiegamento culturale a destra” per le (presunte) incertezze sulla intitolazione di una via a Pertini.
La scarsa partecipazione popolare indotta dal rifiuto di aprire al pubblico le sedute delle Commissioni Consiliari Comunali.
La caduta dell’etica nella prassi politica: “sempre più il fine, sempre meno l’etica dei mezzi”.
Unica proposta visibile viene dalla signora Vietina: l’impegno sulla memoria e sulla politica di genere sostenute da una manifestazione programmata per fine gennaio 2024.
Caro direttore, Pardini fa bene a sorridere, peraltro con un sorriso simile a quello della signora Meloni: se l’opposizione si mobilita per questi temi e finché un clic avventato monopolizza l’attenzione di partiti e perfino stampa, il sindaco ha motivo di sorridere.
Anzi viene da pensare che il signor Pierini sia davvero un raffinatissimo discepolo di Machiavelli, come dicevamo all’inizio: ha usato l’enigmatico post come arma di distrazione di massa, e ci è riuscito.
Eppure l’opposizione conta di intellettualità rilevanti, di buone capacità progettuali; non si capisce perché le accantoni e si limiti a fare le pulci alla maggioranza e di suo proponga solo massimi sistemi come se predicasse da un pulpito anziché da un banco del consiglio comunale: qui si tratta di amministrare ragazzi, non di cambiare le radici dell’uomo.
La democrazia funziona meglio se l’opposizione sta sul pezzo.
Però in conclusione, viene spontaneo consigliare al sindaco e alla sua giunta una comunicazione un po’ più puntuale e selettiva, per permettere ai comuni mortali di distinguere gli stracci dalla seta nelle vicende politiche/partitiche della città. Se è vero che le “lucine e le feste” pesano solo per il 6 per cento del bilancio comunale, che informino per bene come hanno speso il restante 94 per cento.
E per finire buon anno a te e a tutti i lettori che con pazienza sono arrivati in fondo a questa lunga riflessione.
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Leggo che dopo un anno dalla nomina ad amministratore unico, Giorgio Angelo Lazzarini ha portato nuova energia al Teatro del Giglio, leggo che uno spirito rinnovato sta aleggiando all’interno della maggiore istituzione culturale cittadina: un nuovo approccio, una nuova visione, una forte accelerazione alla vita del teatro.
Leggo infine che anche l’atteggiamento dell’amministrazione è cambiato. Per la precedente, dice l’amministratore, il teatro era una “palla al piede”, mentre adesso il sindaco è sempre presente agli spettacoli importanti. Ecco, non penso che il sindaco Tambellini abbia mai snobbato “appuntamenti e spettacoli importanti”, anzi, oltre alla presenza ha sempre assicurato la sostanza.
Inoltre corre l’obbligo di schiarire un po’ la memoria dell’amministratore unico. Sulla miracolosa cura Lazzarini non sono in grado di entrare nel dettaglio e quindi, a differenza dei tanti tuttologi cittadini - che spesso si improvvisavano esperti in materie nelle quali sarebbe invece più prudente tacere per pudore e rispetto in primis di sé stessi - mi limito a leggere quanto riportato sulla stampa. Senza dimenticare però che il confronto con gli anni del Covid e post-Covid fa vincere facile nelle cifre. Sperando, comunque, che oltre alle parole ci sia vera sostanza, per cui davvero il Giglio possa crescere e prosperare.
Riguardo invece agli investimenti fatti sul teatro cittadino e su altri edifici come il San Girolamo, il San Romano, il Nieri di Ponte a Moriano, e anche la Cavallerizza (ora tanto ambita), su quella che fu chiamata “operazione teatri” proprio per la visione che aveva e le ingenti cifre investite, potrei dire assai. Fortemente voluta proprio dalla precedente amministrazione, è grazie a questa scelta che oggi Lazzarini può tentare di lavorare sul teatro come “centro propulsore”. Senza un edificio rinnovato in tutte le sue parti, dall’impianto elettrico ai bagni, dal riscaldamento al raffreddamento, fino agli arredi e alla nuova buca dell’orchestra e al palcoscenico, sarebbe stato difficile tentare un approccio diverso. Perché senza un luogo sicuro, bello e accogliente, ogni contenuto, ma anche ogni operazione di marketing, rischiano di cadere nel vuoto.
E la biglietteria della città, adiacente all’ingresso del teatro? Mica c’è sempre stata. È noioso e poco simpatico rivangare il passato, ma è troppo facile sparare a zero sulla gestione precedente omettendo il grande lavoro fatto o addirittura mortificandolo con frasi del tipo il Giglio era una “palla al piede” per la precedente amministrazione.
Ricorda Lazzarini cosa era previsto per l’edificio del teatro da amministrazioni ancora precedenti? Che il Giglio ha rischiato di trovarsi incagliato come la Manifattura nord in problemi causati dai bandi e dalle gare del Piuss, che evidentemente qualche problema lo avevano, che lo avrebbero fermato a tempo indeterminato per il previsto innalzamento della torre scenica? Se tutto ciò non è avvenuto, ma anzi si sono investite quelle stesse risorse pubbliche per lavori davvero utili e non più procrastinabili, vorrà dire che qualcuno ci avrà lavorato. Con l’aiuto di quella stessa Regione, ora finalmente non più matrigna per nessuno, vennero rimodulati i progetti oltre che per il Giglio, per la stessa Manifattura nord e per la Lorenzini per cui oggi è possibile parlare di Scuderie ducali e di Expo del Fumetto in termini concreti.
Se questo è possibile è perché qualcuno, anche prima di Lazzarini, con cura e dedizione, aveva lavorato affinché il Giglio potesse fare un salto in avanti. Sono fondamentali le idee, ma senza i bilanci e i luoghi risanati qualsiasi tentativo rischia di essere lo spot di un momento. Quindi buon lavoro e buon anno al nuovo amministratore, al quale però ci permettiamo di ricordare che il concetto di “palla al piede” è, ancorché poco elegante, molto ma molto fuori luogo.