Politica
Pd Lucca: "Alessandro Tambellini è la persona giusta per rappresentare gli interessi di Lucca in Regione"
"Concretezza, passione e impegno: Alessandro Tambellini è la persona giusta per rappresentare la Piana di Lucca in Regione". Così il Partito Democratico lucchese esprime il suo sostegno ad Alessandro…

Pd Lucca: "Chi si fa sfuggire 40 mila per le telecamere di videosorveglianza non è in grado di amministrare una città che dimostra segni evidenti di insicurezza"
"Addio ai fondi regionali - 40 mila euro - per potenziare il servizio di videosorveglianza con nuove telecamere. Un autogol clamoroso, dettato esclusivamente dall'incompetenza di gestire termini e…

I candidati della Lega Max Simoni e Annamaria Frigo combattono gli imbecilli verniciati di rosso
Un aperitivo al Reloò Caffè, con vista sulle imminenti elezioni regionali, per spiegare il perché di un voto alla prossima tornata elettorale, in programma il 12 ed il 13 ottobre

Sopralluogo alla rotatoria di Salicchi, Bianucci e Giannini: “Buchignani e Santi Guerrieri ci dicono che vogliono "scollettare" le elezioni, ma intanto si brancola nel buio e i costi aumentano”
"Quando sarà finalmente convocata la commissione che noi abbiamo chiesto per il sopralluogo sulla rotatoria di via Salicchi, per capire i problemi e le tempistiche del progetto?

“È ora - Tomasi Presidente”, presentati i candidati del collegio elettorale di Lucca: “Nostro obiettivo portare aria nuova in Toscana”
Lo scorso venerdì 26 settembre, al Grand Hotel Guinigi, sono stati resi noti alla presenza del candidato a presidente della regione Alessandro Tomasi i candidati del collegio elettorale…

"Gli ambiti turistici sono nati per la cooperazione fra territori: i sindaci Pd ne snaturano la funzione"
«Nel dibattito in corso sull’Ambito Turistico della Versilia, è fondamentale ribadire un principio chiaro: non si parla di Del Ghingaro, ma del Sindaco di Viareggio. La questione non…

Carlo Bigongiari (Forza Italia): "Destagionalizzazione, una visione concreta per il rilancio della Provincia di Lucca"
"La destagionalizzazione del turismo non è un concetto astratto, né un semplice auspicio: è una necessità concreta, una sfida centrale per il futuro economico e sociale della nostra…

A Lucca esperti nazionali e big della politica, successo per il convegno di Forza Italia sul futuro del turismo: "Sano se si preserva l'identità dei luoghi"
Lucca è stata capitale del dibattito nazionale sul turismo con il convegno di Forza Italia "Per una sana gestione del Turismo: destagionalizzare e delocalizzare", ospitato al Grand…

Islam, Ceccardi e Cisint (Lega): “Anche in Toscana Pd spalanca porte a islamizzazione”
"In Toscana le amministrazioni del Partito Democratico spalancano le porte all'islamizzazione, con le conseguenze nefaste che abbiamo già visto in Belgio e in…

Un sindaco con gli attributi: Viareggio annuncia l'uscita dall'ambito turistico della Versilia e accusa il Pd
L’Amministrazione comunale di Viareggio comunica la propria decisione di avviare il percorso di uscita dall’Ambito Turistico della Versilia, a seguito della persistente situazione di stallo che ne impedisce il regolare funzionamento

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Il caso “Pertini” continua ad essere oggetto di discussioni poltiche, da bar e persino di trasmissioni televisive, ultima della serie Che sarà di Rai3. Oggi, a dare il proprio pare sull’imbarazzante situazione che vede la città di Lucca essere oggetto di attenzioni da parte di tutta la cronaca nazionale, è l’ex parlamentare e consigliere DC Piero Angelini che non risparmia critiche al sindaco, alla maggioranza, ma anche alla sinistra lucchese.
Secondo Angelini infatti, la vicenda in questione ha dimostrato tutte le carenze politiche di Pardini il quale avrebbe dovuto capire subito che, per evitare il peggio, non poteva limitarsi alla semplice negazione dell’assenso alla proposta, se pur provocatoria, dell’opposizione.
“Pardini, a mio avviso, - spiega l’ex parlamentare – avrebbe dovuto comprendere che doveva presentare in consiglio un o.d.g. alternativo, nel quale la maggioranza non poteva che esprimere una valutazione del tutto positiva della straordinaria figura politica di Pertini, che meritava bene che gli si intitolasse una strada o una piazza.Un o.d.g. che avrebbe dovuto concludersi con il rinvio, in commissione viaria, per la necessaria verifica procedurale, ma con l’impegno ad una successiva, sollecita ratifica da parte del consiglio”.
Per Angelini però anche il centro destra lucchese ha le sue responsabilità in questa situazione nella quale, a suo dire “da tempo, è diffusa e si è rafforzata (anche per la presenza di molti esponenti della destra nostalgica) una tendenza al deprezzamento e alla sottovalutazione della Resistenza, nazionale e lucchese, che ha radici antiche, che la differenziano dalla sensibilità politica di altre realtà, come dimostra la presa di posizione critica manifestata dall’on. Zucconi”.
Infine, secondo Angelini, “Anche nel centro-sinistra, se pur in casi limitati, sono rimaste scorie di avversione verso la classe politica uscita dalla resistenza, quantomeno quella democristiana, che, a Lucca, li aveva tenuti per lungo tempo il PCI all’opposizione”.
Entrando nel merito della questione, Angelini spiega come nel 2010, l’amministrazione Favilla scelse di intitolare alcune strade a esponenti dell’antifascismo italiano - tra cui proprio il padre dello stesso onorevole - decisione questa cancellata dal nuovo sindaco Tambellini con il pretesto di effettuare una migliore valutazione.
“Entrato, come consigliere comunale (dal 2012) nella commissione viaria, dovetti constatare che non solo Tambellini non intendeva affatto vagliare, per meglio valutarle, le precedenti scelte fatte da Favilla, né tantomeno proporre di dare alle strade e alle piazze il nome di democratici nazionali da tutti considerati illustri, a cominciare da Sandro Pertini, ma portava avanti, in molti casi, scelte inquietanti e divisive, precisamente quelle di privilegiare, per le piazze e le strade della città, il nome di fascisti lucchesi pentiti, diventati antifascisti soltanto dopo l’8 settembre 1943, come è avvenuto in Italia da parte di molte persone ritenute poi illustri (basta pensare a Napolitano). Queste scelte io non le condividevo e le ho combattute e, di fronte ad altri casi controversi e ancor più penosi, che non mi va di ricordare, mi sono sentito costretto ad abbandonare la Commissione”.
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