Cultura
Lunedì della cultura: al via la terza edizione con due novità: la partnership con la Fondazione Ragghianti e una nuova sezione dedicata al rapporto arti visive e letteratura
Il rapporto tra arti visive e letteratura e la partnership con la Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti: ecco le novità della terza edizione dei “Lunedì della cultura”, tutti a ingresso libero, organizzata dall’associazione culturale “Amici di Enrico Pea”

Al teatro Artè di Capannori si apre il Folk Festival con il concerto di Francesco Baccini
Sabato 4 ottobre nel Teatro Artè di Capannori, prende il via la prima edizione del Folk Studio Festival 2025, un evento di sei appuntamenti dedicato alla musica d'autore,…

Il Giubileo in musica arriva nei quartieri: a San Vito il concerto della Sagra musicale lucchese
Dopo l'applaudito debutto nella solennità della cattedrale di San Martino a giugno, la Messa in Re maggiore op. 86 di Antonín Dvořák torna protagonista della 62esima Sagra musicale lucchese. Il nuovo appuntamento…

Dalla natura al diritto: i due eventi della Fondazione Giuseppe Pera al Pianeta Terra Festival
Anche quest'anno la Fondazione Giuseppe Pera organizza due eventi in occasione del Pianeta Terra Festival 2025, la manifestazione culturale e scientifica dedicata al tema dell'ambiente, dello sviluppo sostenibile…

Lorenza Fruci a LuccAutori presenta "Donne in onda"
E' il racconto dell'immaginario femminile nei primi 70 anni della Rai. Sono passati oltre settant'anni dalla prima trasmissione televisiva ufficiale della Rai, il…

Lucca Art Fair avanti tutta: ecco il programma di domenica
Prosegue domenica con grande successo il Lucca Art Fair. Alla IX edizione la più grande mostra mercato della Toscana dedicata alle opere d’arte presenta al Real Collegio…

Inaugurata Lucca Art Fair, la più grande mostra mercato della Toscana dedicata alle opere d'arte
L’arte moderna e contemporanea protagonista a Lucca con Lucca Art Fair. Alla IX edizione la più grande mostra mercato della Toscana dedicata alle opere d’arte ha preso il via al Real Collegio…

Prova aperta della Corale Polifonica Lucchese e del coro del Machiavelli
Un'occasione unica per scoprire da vicino il mondo del canto corale: sabato 27 settembre, alle ore 16, nella suggestiva cornice della chiesa di Sant'Alessandro, il pubblico potrà assistere…

“Ponti di cultura”: l’8 e il 9 ottobre al Real Collegio torna LuBeC
Torna quel cantiere ideale pronto a costruire ponti di cultura e a rendere Lucca capoluogo nazionale dei beni culturali: l’8 e il 9 ottobre il Real Collegio accoglierà…

Grazie a Beatrice siamo tutti... Veneziani
Beatrice Venezi è stata nominata nuovo direttore musicale della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. La decisione è stata approvata all'unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di…

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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, il 27 e 28 settembre 2025 presso l’Archivio di Stato di Lucca, Palazzo Guidiccioni, sarà visitabile la mostra documentaria Lucca non è Parigi. Elisa Bonaparte e Piazza Napoleone, un omaggio imperiale nel cuore della città.
Il titolo della mostra, dal tono volutamente provocatorio, riflette la tensione di un’epoca. Un invito a riflettere sul rapporto tra autorappresentazione del potere, attraverso arti e urbanistica, e identità collettiva.
Da un lato Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, principessa di Lucca e Piombino e granduchessa di Toscana, che dovette misurarsi con i limiti di una piccola capitale nel tentativo di replicare la grandeur francese; dall’altro i lucchesi, orgogliosi della propria secolare tradizione repubblicana, chiamati a confrontarsi con riforme e trasformazioni urbanistiche imposte dall’alto, in un complesso dialogo, spesso conflittuale, tra consuetudine e modernità.
Attraverso documenti, tra cui la Costituzione del Principato lucchese sottoscritta dall’imperatore Napoleone, stampe, progetti architettonici e mappe, il percorso espositivo ricostruisce la nascita del Principato di Lucca e Piombino nel 1805 e l’introduzione delle riforme napoleoniche, dal Codice Napoleonico al sistema metrico decimale.
Particolare rilievo è dato alla grande stagione di interventi urbanistici intrapresa dalla principessa Elisa. Questi lavori culminarono nella progettazione di Piazza Napoleone, la cui costruzione comportò la demolizione dei preziosi edifici di un intero quartiere, tra cui la chiesa di San Pietro Maggiore che custodiva la venerata immagine della Madonna dei Miracoli.
La mostra sarà visitabile, su prenotazione della visita guidata gratuita, il 27 e 28 settembre 2025, presso l’Archivio di Stato di Lucca, Palazzo Guidiccioni (Piazza Guidiccioni, 8), dalle ore 09:30 alle ore 12:30. Per prenotare è possibile telefonare al n. 0583-491465 dal lunedì al mercoledì (ore 8-13:30) e al n. 0583-491465 dal giovedì al venerdì (ore 8-13:30), oppure scrivere all’indirizzo
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Ha sette finestre la casa lucchese che mi accoglie ogni giorno. Quattro danno a settentrione, tre si affacciano a sud, direzione Pisa, e solo le chiome dei platani che impreziosiscono questo segmento delle Mura impediscono allo sguardo di spaziare oltre l'arborato cerchio.
In basso, invece, si apre un grigio parcheggio tutelato da arcigni ausiliari del traffico che controllano e ricontrollano il diritto alla sosta di una cinquantina di auto posizionate negli appositi stalli blu. Spietati, occhiuti, feroci, i "vigilini" comminano sanzioni come se piovesse. Fanno il possibile, e anche l'impossibile, per rendere poco attraente l'immagine della città al turista, al visitatore all'automobilista, tutti stretti tra la ZTL, la segnaletica direzionale non sempre chiarissima e la solita mancanza di spiccioli per il parchimetro. Inoltre, amici che in qualche rara occasione sono venuti a trovarmi e hanno avuto la malaugurata idea di lasciare la macchina in questo slargo, mi hanno reso edotto che la sosta dell'auto qui sotto costa quanto la rata di un mutuo.
Esagerano? Forse. Intanto, ho la netta sensazione che le visite amicali si diraderanno non poco... Ma vuoi mettere? Cosa vuoi che sia qualche ridimensionamento nella propria vita di relazione rispetto alla bellezza dell'affaccio su questo giardino in forma d'anello! A evitarmi qualche pericoloso attacco di sindrome di Stendhal, quel malessere psicosomatico che si manifesta con disturbi fisici e psichici alla vista di luoghi ad alta concentrazione di bellezza, ci pensa l'orrendo esempio di una costruzione militar-sabauda a sinistra della finestra, probabilmente destinata a essere a magazzino/deposito della truppa qui un tempo accasermata. Abbandonato da decenni, sono stati anche interrotti i lavori di ristrutturazione del brutto edificio che ha così assunto e mantiene i caratteri trascurati di un eterno, precario cantiere senza vita né futuro. Inguardabile. Spostiamoci quindi a nord. Se mi affaccio da una delle finestre settentrionali mi si offre uno splendido panorama di tetti dalle tegole rosse, di chiese e dei loro campanili... Riconosco la parte alta della facciata della bianca chiesa di San Michele in Foro, là dove Michele arcangelo, protetto da due angeli ai lati, trafigge un diabolico Satanasso; poi, la parte alta del campanile di San Martino, poi altri due campanili dei quali non riesco a individuare l'appartenenza. Tutto molto bello, peccato che anche qui, a nord, sia meglio non guardare in basso... Perché lo spettacolo cambia radicalmente e si fa desolato, deprimente. Infatti, il cortile dell'ex convento domenicano di San Romano, poi sempre ex caserma Lorenzini, si configura sotto la specie del caos: tubature da gasdotto siberiano abbandonate e ammucchiate, avvolte dalla vegetazione; una lunga fila di sacchi di plastica colmi di detriti, uno strano aggeggio, enorme, in forma di parallelepipedo provvisto di ventole; qua e là pozzanghere in piena o in secca a seconda della stagione, piccole aree circoscritte col nastro adesivo bianco e rosso favoriscono nell'osservatore un senso di sconfortante provvisorietà.
Inalterata la presenza bestiale: qualche raro gatto; topi che, se visibili dal terzo piano, tanto piccini non devono essere, un'avifauna ricca, mossa e vivace... Lo testimoniano i gracidii, i frulli d'ali, i versi rauchi simili a strani singulti che soprattutto sul far della sera evocano pensieri non belli, ma dolorosi e inquietanti. Un'area che andrebbe bonificata e pure con una certa velocità, più comodo invece mantenerla nelle condizioni di una no man's land, un po' discarica e un po' parcheggio per i soliti happy few...