Politica
Simoni (Lega): "Congratulazioni a Beatrice Venezi, un'eccellenza lucchese nel mondo della musica"
Massimiliano Simoni, candidato al Consiglio regionale per la Lega, già Presidente della Fondazione Versiliana e del Festival Pucciniano, desidera rivolgere un sentito plauso a Beatrice Venezi, lucchese, per…

Traffico in via Elisa: il Comune spegna la Ztl nell'orario di entrata e uscita delle scuole
A seguito della parziale chiusura di via Santa Chiara, nel centro storico, per i lavori di restauro al muro perimetrale di Villa Bottini, per facilitare l'uscita…

Elezioni regionali, Fratelli d'Italia di Massarosa sostiene la candidatura di Michela Dell'Innocenti
Il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia Massarosa è orgoglioso di presentare la candidatura di Michela Dell'Innocenti nella circoscrizione di Lucca per le prossime elezioni regionali in Toscana.

Minniti (Forza Italia): “A Lucca necessario un reparto di oncologia con degenze”
"Ho sempre sostenuto che bisogna prendere atto del fallimento della riforma sanitaria Rossi basata sul modello dell’intensità di cure che ha trascurato la sanità territoriale ed è necessario riformare…

Chi controlla i controllori?
Tormentone banale nella sua semplicità, il titolo, per questo a volte guardato come misera scusante dei propri errori, che non sono certo emendati da quelli di chi dovrebbe “forare il biglietto”

Forza Italia plaude allo sconto sui biglietti per Lucca Comics & Games: "Accolta la nostra proposta per i residenti"
Forza Italia accoglie con grande soddisfazione la decisione di Lucca Crea, in sinergia con il Comune di Lucca e Lucca Plus, di mettere a disposizione 10.000 voucher con…

"Candidata Chiara Vernazza, i motivi per cui dovreste votarmi"
Sono fresca di diploma e voglio condividere con chi avrà la pazienza di leggermi alcune considerazioni che non ho mai avuto modo di esprimere. Ne sento il bisogno perché voglio rivolgermi a ragazzi come me che si sentono nella scuola italiana inadatti e poco intelligenti...

In marcia senza (buon)senso contro Israele: la Sinistra e gli studenti a fianco dei terroristi esattamente come negli anni '70
In un mondo di imbecilli, minoritario, ma maggioritario in quanto a inutilità, violenza, scemenza e demenza, esattamente come negli anni Settanta le frange del terrorismo rosso sono tornate a far sentire la propria voce. Attenzione, quindi, a essere troppo comprensivi...

Meglio Albione che la Padania... Una scelta
"La perfida Albione, dea della sterlina". Così, durante il ventennio fascista, veniva definita, con scherno, la grande democrazia britannica, grazie alla cui determinazione l'Europa non si arrese alle mire egemoniche del Terzo Reich

Siglato un patto di amicizia con il comune di Fano
Ieri con il vicesindaco Fabio Barsanti, il presidente del Consiglio Comunale Enrico Torrini e Lorenzo del Barga a Fano, nel bellissimo Palazzo Castracane, è stato siglato con il…

Tambellini spiega il perché della 'denuncia' a Bindocci: "Non può paragonarmi a Bolsonaro o a Putin"
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I social sono il luogo dove l'unica forma di controllo è affidata a quel minimo di educazione e di buon senso che ognuno dovrebbe avere. Cartesio diceva che il buon senso è la cosa più diffusa tra gli individui. Lo pensavo anch'io; ma ora, leggendo quel che si pubblica sui social, dappertutto, comincio seriamente a dubitarne. Per entrare nello specifico, mi riferisco alla questione tra me, Alessandro Tambellini, sindaco pro tempore del Comune di Lucca, e Massimiliano Bindocci, Consigliere Comunale dei 5 Stelle, al quale la lectio magistralis condotta per anni da Beppe Grillo deve aver fatto credere che si può dire qualsiasi cosa a chiunque.
Nell'ultimo Consiglio Comunale, quello del 29 marzo, Bindocci ha dichiarato di astenersi, da quel momento in poi, da qualsiasi attività a causa di non meglio precisate minacce o intimidazioni che interessavano anche la sua stessa famiglia. Pare che a fronte della parola "minacce" si sia mossa anche la DIGOS per chiedere informazioni al riguardo.
Tutto il can can è evidentemente nato da una lettera pervenuta a Bindocci da uno studio legale, in seguito alla dichiarazione del seguente tenore, comparsa sul suo profilo FaceBook: "Taglia gli alberi come Bolsonaro. Rispetta il dissenso come Putin. Chi è? Il professore Putin Bolsonaro Tambellini".
Evidentemente il riferimento era alla richiesta di risarcimento danni avanzata dal Comune nei confronti del Comitato che opera a San Concordio. Ma dei fatti di San Concordio dirò in un'altra occasione. L'equipararmi a Putin è avvenuto dopo che il Presidente degli Stati Uniti ha definito il Presidente della Russia "un criminale di guerra".
E i fatti della guerra mossa dalla Russia all'Ucraina sono, ogni giorno, tragicamente sotto gli occhi di tutti. Ebbene: in democrazia la critica politica non solo è ammessa: è necessaria, è doverosa come forma di controllo e di indirizzo alternativo. Mi pare, in questi dieci anni, di aver ampiamente dimostrato di saper accogliere non solo la critica, ma anche qualcosa di più. Non è ammessa invece l'offesa alla persona. E prima di essere il sindaco, ovvero colui che riveste una carica politica, sono una persona, che si chiede se è giusto essere paragonati a Bolsonaro e soprattutto a Putin, in quest'ultimo caso, tra l'altro, nella tremenda contingenza di una guerra orribile.
Bindocci è molto bravo a trasformarsi in vittima: parla di limitazione della democrazia, di soffocamento del dibattito politico, e di qualsiasi altro attentato alla pluralità della partecipazione, temi raccolti tra l'altro dai suoi sostenitori sui social, che ho avuto modo di leggere. Se Bindocci voleva far satira politica, cambi mestiere: può darsi che Crozza abbia bisogno di allargare il giro. Non mi risulta che a Lucca, durante la mia amministrazione si siano previsti 15 anni di galera per i giornalisti scomodi, non allineati, oppure che si sia sentito dire di avvelenamenti degli oppositori politici.
Un'ultima notazione. Bindocci mi paragona a Bolsonaro, forse paragonando le alberature tolte a San Concordio, che peraltro sono state o saranno abbondantemente reintegrate, con la riduzione della foresta amazonica. Faccio notare, a lui e ad altri, che in 67 anni di vita ho piantato qualche migliaio di alberi di molte varietà. Tra l'altro provengo da una famiglia che in oltre due secoli ha avuto platani e pioppi dappertutto, lungo il Serchio. Anche ora di pioppi (della varietà populus nigra) ne ho circa 420, tra Sant'Alessio e Cerasomma, piantati e custoditi da me, con ottimi risultati, come potrà constatare chi vorrà vederli. Nella vita mi sono divertito a piantare alberi. Noto che molti si divertono invece a "piantare grane".
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Caro direttore,
il CdM ha stabilito al 12 giugno la data delle elezioni (ballottaggio 26 giugno).
Finalmente sappiamo che sono disponibili 72 giorni da oggi per la campagna elettorale, tanto per chi il candidato ce l’ha da tempo quanto per chi non ce l’ha ancora.
Al quale proposito, dopo aver carambolato per mesi, la palla Pardini è tornata al centro delle ipotesi di cdx.
Del Ghingaro ha deciso di non “passare il Rubicone”. Lui solo ne conosce le ragioni. Di sicuro il sondaggio di qualche tempo fa non gli aveva dato le garanzie sperate: non ne era derivato un consenso a valanga. Per quanto possa valere un sondaggio, il suo risultato aveva allarmato il cs che ne era uscito acciaccato, ma anche il cdx, che pure ne era uscito meglio. Insomma il quadro sarebbe stato: Del Ghingaro (e il “campo largo”) al ballottaggio e competizione aperta fra cdx e cs per contendergli l’elezione al secondo turno. Risultato del secondo turno incerto.
C’è in corso un altro sondaggio affidato alla bravissima Ghisleri: ne vedremo i risultati.
Le liste civiche: Premesso che il civismo è un prezioso fattore di conoscenza e di rappresentanza dei bisogni reali dei cittadini, ci sono liste civiche “storiche” che con dignità e coerenza operano da tempo, ma ci sono anche le nuove che a Lucca nascono come i funghi in autunno. Fare chiarezza sulla loro reale natura, sul loro peso elettorale, sul loro orientamento e perfino sul loro numero è una operazione estremamente complicata: più che di civismo in questo caso sembra trattarsi di civite (la malattia acuta del civismo).
I partiti: i vertici del PD hanno ritenuto opportuno ribadire con forza l’endorsement a Raspini: forse ce ne era bisogno. Raspini e compagni sembrano specialisti nell’uso della querela più che nell’arte della amministrazione. Raspini sembra più una scelta del meno peggio che una scelta del migliore e la dice lunga sulla difficoltà che hanno tutti i partiti, PD compreso, a proporre candidati muniti di leadership.
La classe politica italiana non sembra fatta di geni: a quanto pare, contrariamente ad altre attività umane, il genio politico sembra albergare poco anche a Lucca.
Il cdx è partito quasi un anno fa con il candidato Pardini proposto dalla Lega, se ne è trastullato per tutto questo tempo, alla fine ottiene il risultato di aver consolidato Pardini come candidato di uno schieramento che guarda al cdx ma che non è di cdx, bensì trasversale, in grado di raccogliere cocci di consenso da molte componenti diverse dal cdx.
Il forfait di Del Ghingaro amplia questa caratteristica. Ne deriva, da una parte un candidato schietta espressione di un partito (Raspini) con poche componenti terze che lo appoggiano, dall’altra un candidato davvero civico.
Un vantaggio per gli elettori più interessati ai progetti e a chi ha la competenza e la libertà di attuarli, anziché ai partiti e alle ideologie: si tratta di ben amministrare Lucca non di cambiare il mondo!
Infine la nebulosa del “campo largo”: improvvisamente orfano di Del Ghingaro si ritrova, almeno al momento, privo di un candidato che riesca a unificare le sue diverse anime. Si è affrettato a indicare l’eminente Francesco Tronca come candidato di seconda scelta dopo Del Ghingaro. Bisognerebbe sapere se Tronca è o meno disponibile all’operazione.
Si può immaginare che il “campo largo”, data la sua preminente composizione, possa sottrarre voti più al cs che al cdx, ma immaginare che possa arrivare al ballottaggio mi sembra temerario.
Giocherà quindi ruolo significativo nel successivo ballottaggio: una delle scommesse di Pardini, più che del cdx, sarà quella di trovare mediazioni super partes.
Mediazioni difficili che riguardano anche il recupero di molti attori del cdx sacrificati dalle sue manfrine, fra cui una vittima eminente: Remo Santini cui era sfuggita la vittoria 5 anni fa per pochi spiccioli ma che nei 5 anni successivi si è distinto per una opposizione meritoria.
In conclusione, con la accettazione della candidatura di Pardini le carte che contano sono tutte sul tavolo.
Pardini si assume un compito oneroso: 72 giorni per fare un programma condiviso, per compilare le liste che lo sostengono (operazione delicata perché oltre a vincere, poi bisogna governare), per comunicare agli elettori il suo progetto attraverso una campagna elettorale cortissima.
Poteva averlo fatto da almeno sei mesi a questa parte, senza le convulsioni cui sarà costretto, ma il genius loci della politica lucchese di cdx non lo ha consentito.
Ora è inutile piangere sul latte versato.